"[...] Nel corso delle ultime decadi, l'Italia ha subito gli effetti di una grande trasformazione sociale, economica e culturale. L'interazione tra questo mutamento a livello internazionale e la particolarità del nostro sistema politico ha contribuito all'emergere di un gruppo sociale, che è divenuto maggioranza nel Paese: una maggioranza invisibile, perché ignorata dalla classe politica; una maggioranza silenziosa, perché incapace di riconoscersi nella sua condizione comune di svantaggio. [...] Una maggioranza non omogenea e difficile da rappresentare, [...] una maggioranza incompresa dall'élite dominante, troppo concentrata a difendere i propri interessi corporativi per alleviarne il disagio sociale montante. [...] La maggioranza invisibile è costituita da cinque gruppi che vivono in forti condizioni di disagio economico e sociale:
Si tratta in tutto di 25 milioni di persone, a fronte dei 47 milioni aventi diritto al voto e dei circa 34 milioni di votanti alle elezioni politiche del 2013. Un partito politico o movimento sociale capace di mobilitare una parte sostanziosa di questa maggioranza, attraverso un progetto politico articolato e coerente, potrebbe sconvolgere la geografia elettorale. [...]
La maggioranza di cui parliamo è invisibile per due ragioni interconnesse.
Primo, perché è ancora incapace di riconoscersi e rappresentarsi come gruppo coeso, a causa di un sistema socioeconomico iniquo che ne fiacca la partecipazione a tutti i livelli.
A conferma di ciò, molti studi dimostrano come la crescita delle disuguaglianze contribuisca drasticamente a ridurre la partecipazione sociale e politica dei meno abbienti.
Secondo, perché ignorata da chi, come se nulla fosse cambiato negli ultimi decenni, continua a difendere i garantiti e a ricercare soprattutto il voto dell'elettore mediano (o moderato che dir si voglia). [...] tutte le componenti di questa maggioranza sono accomunate dall'esclusione e/o marginalizzazione sul mercato del lavoro e soprattutto dal fatto di pagare, più di chiunque altro, il prezzo della grande trasformazione che stiamo vivendo, a causa del malfunzionamento del welfare. [...]"
(Fonte: " La maggioranza invisibile", E.Ferragina, Bur Edizioni)

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