
Avviamoci verso la fine. Honda ha rispolverato un nome importante ce l'ha fatto sudare ma ha tirato fuori un mezzo eccellente. Un mezzo che si pone in un segmento particolare, dove altre case sono presenti ma non con l'eccellenza. Con moto oneste ma non eccellenti. Honda invece cala l'asso e mi aspetto che altri provino a rispondere, anche perchè le vendite saranno importanti. Cala l'asso per contenuti e per contorno. Una moto che non è solo una sigla, che ha il potere di evocare e di ricordare. Una moto che in tanti hanno sognato negli scorsi decenni e che adesso esce in una versione accessibile. Una moto che è perfettamente in linea col modello precedente. Mi spiego: BMW col GS vinceva le Dakar ma adesso ha una moto il cui utilizzo è prevalentemente turistico, con gli anni ha saputo portare il suo cliente verso una moto che ha cambiato segmento. Honda presenta una AfricaTwin che ancora ama sporcarsi le gomme (parola di quello buono che mi accompagnava). Insomma, non è quello che è successo in Lancia con la Delta, per fare un esempio chiaro. Un mezzo che del predecessore ha solo il nome. Lo spirito in casa Honda è stato rispettato.
Veniamo alle ultime battute, i classici "ci puoi fare e non ci puoi fare".Cosa ci puoi fare: tutto, questa AT può benissimo essere la moto per i motociclisti veri (come quello che mi accompagnava) ma anche per chi ha una moto in garage e non la tira fuori tutti i fine settimana ma solo una volta ogni tanto. Può essere da latte e da uova.Cosa non ci puoi fare: tante altre cose, ma tutte cose che sai benissimo di non poter fare al momento della scelta. Nessuna brutta sorpresa.
Quanto sale. Direi quasi nulla, qui abbiamo nome, marchio e sostanza. A voler essere dei rompicoglioni potremmo direi due cose. Le borse non mi fanno impazzire e forse, ma dico forse, la moto è un po' troppo immediata. Mi sarebbe piaciuta una moto un pelo più tecnica. Ovvio, questo è un pregio ma a voler rompere i coglioni ci riesco sempre.
Per il resto andate a provarla. Subito. Un grazie infinito ad Ugo che mi ha accompagnato in questa prova e che si dimostra ogni volta estremamente disponibile, piacevole e preprato.