"don't call me baby"
Per tagliare corto, sono andato pensando che se dovessi prendermi una moto Honda, ottocento cc, con cui fare km ma anche divertente forse mi prenderei la Crossrunner. Sicuramente comoda da caricare, sia di bagagli che di zavorrine, non stancante alla guida e con un bel motore.Stesso ragionamento se voglio una sportiva anche se l'anima propriamente sportiva di una moto è forse l'unico aspetto caratteriale delle moto che si è isolato o meglio si è specializzato. Mi spiego, esistono diverse moto che permettono molte cose, divertirsi e fare km, passeggiare e caricare, le moto sportive invece sono sempre più specialistiche, sempre più pure, almeno come destinazione d'uso. Son passati i tempi con cui si facevano le ferie con un millone sportivo, adesso ci si va in pista e poco più. Il carattere sportivo di una moto, la destinazione d'uso “sport” è quella, a mio avviso, che maggiormente è definita e circoscritta.Tutte ste seghe per dire che ho approcciato la moto pensando “cazzo Honda ha fatto una moto inutile, loro che sono i paladini della razionalità han fatto una roba fuori mercato, una roba da inizio anni novanta”.Poi la vedi e ti rendi conto intanto che è molto bella. Ok, ricorda un po' la Panigale...ma la Panigale mica fa schifo, anzi. Poi la somiglianza è più in foto che non dal vivo, dal vivo i dettagli che le abbinano sono meno marcati. Resta il fatto che sia bella. Io fra nero, rosso e bianco preferisco il bianco. Così, per dire.Premessa alla prova: mi han detto fatti un giro tranquillo (e non torna fra 15 minuti, io apprezzo chi le moto le lascia provare).Consigli di routine, fra cui “poi quando hai fatto qualche km vai anche oltre i 6700 rpm”.E allora com'è sta moto. Parto e le gambe sono molto raccolte, sono un po' pensieroso. Ci penso, son troppo raccolte. Poi però non mi hanno dato fastidio, non mi sono indolenzito, ho sempre trovato le leve e le gambe sono arrivate alla fine del giro senza avvertire affaticamento. Oh, sia chiaro, non ho fatto 500 km ma c'ho prestato molta attenzione.Ecco, una cosa che modificherei forse è l'altezza dei semi-manubri. Honda se n'è già accorta e con meno di un centone ti alza di quel tanto che basta. Da dire che il fastidio, il carico sui polsi lo si avverte in un uso cittadino, a velocità molto basse. Non appena ci si porta a velocità di crociera l'aria sostiene quel tanto da togliere il carico sui polsi.Il VFR è agile, soprattutto in relazione alla massa da ferma che si aggira attorno ai 240 kg. Però quando si muove la ciclistica è buona e la moto gira bene (fatto il test Nardò) e cambia lato molto facilmente. Nonostante la veste sportiva non richiede una guida fisica, basta molto poco.Il motore. Ecco qui la Honda vien fuori in tutta la sua peculiarità. Siamo di fronte alla moto Giano.Sotto i 6700 è una roba, sopra un'altra. Ora, potrei stare qui a dirvi di quanto è goduriosa sopra e quanto piacevole sotto ma questo lo sapete già perchè altri l'hanno provata e ne hanno scritto.Io voglio puntare l'accento su due aspetti.Il primo, la moto riesce ad essere equilibrata per entrambi gli usi senza sacrifici. Per capirci, non è come il Crosstourer con cui off-road lo fai solo a catalogo. Qui la faccia cattiva e quella comoda hanno entrambe peso. Il secondo è che la moto può andare forte anche senza essere solleticata oltre i famosi 6700rpm. Cosa voglio dire: son proprio due mondi distinti, se vuoi fare una cosa apri in una certa maniera, se ne vuoi fare un'altra apri meno. Siamo al limite delle mappe. Avete presente le moto con le mappature? Ecco, Honda ha creato un prodotto che ha differenti usi e caratteri ma senza dover intervenire sulle mappe. Semplicemente si propone con due caratteri diversi.Come concludere, sono arrivato da R&D per la prova più per la voglia di provare una moto che non con la convinzione di provare qualcosa di interessante. Mi ero già “scritto” il post con i se e i ma ed invece devo ricredermi. La moto ha due anime e non sono neppure troppo mitigate. Non abbiamo una mezza sportiva e una mezza turistica. Abbiamo un compromesso molto valido che permette di togliersi comunque soddisfazioni. La moto è da provare, sicuramente, per farsi un'idea completamente diversa da quella che ci aspettavamo. Ad Honda credo sia riuscito un gioco di prestigio: l'occhio e il cervello vedono una cosa ma in realtà ne succede un'altra.Cosa ci puoi fare: tirarla fuori per le ferie con zavorrina o per la sparata con gli amici il sabato.Cosa non ci puoi fare: qui Honda è molto chiara, senza falsi abboccamenti. Ci si fanno quelle due cose. E scusate se è poco.
Quanto sale. Poco direi, le linee sono belle, la moto ha carattere e il nome ha personalità. Forse un po' di sale sulle colorazioni ma Honda è restia ad abbandonare il “classico”.