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Provate per voi, Yamaha MT-09 Tracer (Guest Tester: Flames)

Da Motociclistidatavola
Finalmente anche i MdT riescono a mettere la mani sulla regina del momento, la Yamaha Tracer. L'avevamo vista all'Eicma, studiata in concessionaria e finalmente la proviamo su strada.Per l'occasione ci siamo affidati ad un “guest tester” di spessore, con esperienza internazionale (specialmente a tavola, in moto gira voce che si sposti con uno scooter...). Se seguite un po' le nostre vicende avrete già capito che parliamo di Flames. Due parole solo per introdurvelo meglio e per aiutarvi a capire i commenti. Flames è uno di quelli che di moto ci capisce, non come noi che andiamo un po' a sensazione, lui quello che dice lo capisce proprio. Quindi la prova è un po' più seria delle altre. Notate il dettaglio che il buon Flames è un omone, quindi i commenti sulla posizione vanno commisurati: quando dice che la sella è comoda per quelli alti non lo dice per impressione ma perchè l'ha verificato, per capirci.

Provate per voi, Yamaha MT-09 Tracer (Guest Tester: Flames)

Il curriculum di Flames parla chiaro, spuntino di metà mattina.

 Ma veniamo alla prova, mi colpisce che tutto quello che personalmente mi ero immaginato sulla moto senza usarla trova riscontro nella sue parole....forse comincio a capirci pure io...
Domenica mattina ho fatto un salto al concessionario Yamaha per dare un'occhiata alla gamma 2015, siccome non avevo ancora avuto occasione di osservare la R1 dal vero. La sensazione immediata è quella di essere davanti ad un'altra delle pietre miliari che la casa giapponese ha piazzato nel corso degli anni nella storia della produzione motociclistica sportiva mondiale. Del tutto casualmente avevo con me in auto casco e guanti, pronto ad approfittare della disponibilità di una MT-09 Tracer non appena ne fosse rientrata una.. Et voilà, eccola arrivare pochi minuti dopo.. Formalità di rito, due spiegazioni veloci e via! Mappatura standard, prima/seconda/terza e sensazione di motore che pare elettrico, fin troppo lineare nell'erogazione e con un sound davvero poco entusiasmante. La moto è molto maneggevole e reattiva, adatta anche a piloti "vagamente" oversize come il sottoscritto, anche se magari queste caratteristiche potrebbero compromettere la stabilità ad alte velocità. Spazio in sella ce n'è a sufficienza anche per i più alti, ed è possibile anche una regolazione di fino dell'altezza sella. La protezione aerodinamica merita una considerazione a parte, visto che nel mio caso la moto aveva un cupolino non standard, molto più ampio del normale. Così equipaggiata la vedrei adatta anche ad un turismo leggero, mentre con quello di serie temo che la protezione non consenta molto di più della gita fuoriporta o della sparata domenicale alla caccia di supersportive lungo i passi di collina. Non ho trovato grosse affinità con il mio vecchio TDM, moto della quale si ritiene la Tracer sia la sostituta nella gamma della casa di Iwata, eccetto magari l'impostazione di guida inevitabilmente simile (anche se decisamente più caricata sull'anteriore e con un manubrio molto più cross style, bello ampio e che ti espone ulteriormente al vento). Il passaggio alla Mappatura A è stato fatto quasi subito, alla ricerca di quel brio indispensabile a potersi divertire un po'. Detto fatto, la Tracer diventa decisamente più coinvolgente (e anche lo scarico "suona" meglio) e con un allungo degno del 3 cilindri 900cc di cui si dispone, specialmente nelle marce basse. Grande confidenza fin dalle prime fasi, la senti subito in mano e pronta a farti divertire. Cambi di direzione rapidi e stabilità in scalata per l'impostazione di curva, il range di utilizzo di questo 3 cilindri permette di giocare in queste fasi quasi fosse un 4 in linea facendoti quasi sentire in gamba.. Per concludere queste note dopo la nostra veloce presa di contatto, direi che la moto si presenta molto bene e con la giusta cattiveria estetica, anche se con qualche soluzione che farebbe pensare ad un prezzo su strada leggermente inferiore. Nel complesso una moto divertente e spensierata, che non impone requisiti troppo alti per poter essere apprezzata e goduta.

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