I principali trattamenti chimici dedicati al cambiamento della struttura del capello sono la permanente e la stiratura. Entrambi prevedono l’utilizzo di sostanze chimiche per rompere e riformare i robusti legami disolfurici che tengono unite le proteine strutturali del capello. Il composto più comunemente utilizzato in questi procedimenti è il tioglicolato di ammonio: si tratta di un composto molto aggressivo nei confronti delle strutture cheratiniche che compongono in parte il capello e ne definiscono l’aspetto. L’efficacia del tioglicolato di ammonio è strettamente dipendente dalla struttura del capello trattato.
Il capello è formato da due parti: la radice e il fusto. La parte viva del capello è rappresentata dalla radice, inserita nel follicolo pilifero del cuoio capelluto; la parte terminale della radice, detta bulbo, leggermente rigonfia, produce le cellule che costituiscono il capello. Sono infatti le cellule che vanno a formare il fusto: è così che il capello cresce. Il fusto, o stelo, è la parte visibile del capello ed è costituito a sua volta da una zona sottostante, detta corticale, dalla quale dipende il colore del capello a seconda della quantità di melanina che vi è contenuta e dalla cuticola esterna, formata da minuscole squame sovrapposte tra loro (lo spessore del capello dipende dal numero di squame sovrapposte). Queste squame possono essere più o meno chiuse, cioè più o meno accostate al fusto del capello. Il loro posizionamento è strettamente dipendente dalla genetica del capello, ma anche dal suo stato di salute: se il capello è stato sfruttato, le squame risulteranno più aperte, quindi la proteina che costituisce il capello (principalmente cheratina) sarà più esposta all’azione aggressiva del tioglicolato di ammonio. In questa situazione è bene evitare trattamenti chimici, perché la rottura dei ponti disolfurici potrebbe portare alla rottura definitiva del fusto.

È bene quindi rivolgersi a parrucchieri esperti, capaci di riconoscere la struttura dei vostri capelli e consigliarvi di conseguenza.
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