Province – arriva il commissario? la regione non decide il governo si

Creato il 15 ottobre 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

di Ciuenlai

Le Province sono in odore di Commissariamento. Un Commissariamento che potrebbe avvenire già l’anno prossimo. Lo ha annunciato il Ministro Filippo Patroni Griffi. In una intervista alla Stampa il titolare della delega sulla Pubblica Amministrazione ha testualmente detto “A fine mese ci sarà un decreto che stabilirà modalità e tempi. Quindi saranno nominati dei Commissari e si andrà al voto. Per il riordino, infatti, non è che si potesse attendere la naturale scadenza della consiliatura provinciale. Fatta la riforma bisogna partire con il nuovo assetto quanto prima”. Tradotto in umbro, dopo aver proceduto (salvo miracoli dell’ultima ora) all’accorpamento di Perugia e di Terni in un’unica Provincia, il nuovo ente di secondo grado verrà gestito temporaneamente da “un tecnico” mandato dal Governo. Stabilita la data del voto i Consiglieri comunali di tutta la Regione si riuniranno in conclave ed eleggeranno il nuovo Consiglio (12 posti) e il nuovo Presidente. In Italia “succede”, in Umbria no. Qui si continua a vivere in un mondo virtuale. Il Cal si riunisce e, senza una deliberazione dei Comuni interessati, fregandosene di quello che ne pensano i cittadini, spartisce il territorio in due parti e decide chi sta con Perugia e chi con Terni, riformando l’irriformabile e cioè la riforma del Governo. Sarebbe ora di uscire dal mondo dei sogni, cominciando, per una volta, a ragionare sulla realtà “nuda e cruda”. Anche perché la seconda parte dell’intervista è dedicata alle Regioni. Nella cartina del Governo, che è disegnata sul famoso studio della Fondazione Agnelli, l’Umbria non c’è più. Se non si ha la lungimiranza di conservarla, almeno come Provincia, diventerà roba per i libri di storia.



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