Nella classifica di “Italia Oggi” anche Torino perde posizioni, Napoli 103esima su 110 e ancora maglia nera per Carbonia-Iglesias. Nelle prime dieci posizioni tante province del Triveneto, mentre le ultime posizioni sono occupate dal Mezzogiorno e dalle Isole.
Una via di Pordenone (tergestum.it)
Province: Trento e Bolzano al top per qualità della vita, Roma e Milano giù. Sono Trento e Bolzano a detenere il primo posto sul podio della classifica della Qualità della Vita, mentre i territori del Mezzogiorno e delle Isole sono in coda, con Carbonia-Iglesias che tiene ancora la maglia nera, e Roma, Milano e Torino in discesa.
Questa in breve la classifica 2015 sulla Qualità della Vita, la 17esima, nelle province italiane che sarà pubblicata domani sul quotidiano “Italia Oggi” e che non riserva grandi sorprese rispetto gli anni passati. Anche se, scavando un poco nell’analisi dei dati, qualche nuovo elemento emerge. Se da una parte emergono significative aree di disagio sociale e personale nell’Italia meridionale, frutto evidentemente della lunga stagione di crisi dalla quale il Mezzogiorno fatica ad uscire, dall’altra aumenta il divario tra i territori che fanno capo a centri di medi dimensioni e quelli che hanno per baricentro le principali città della Penisola.
Roma (69), Milano (49) e Torino (76) perdono quota rispetto al 2014, mentre Napoli conferma il 103esimo posto su 110 province.
Sono i territori del Nordest a registrare le migliori performance, con Pordenone a chiudere il podio dietro le due province del Trentino-Alto Adige, Treviso quinta e Verona, Belluno, Vicenza e Udine a occupare le posizioni dalla settima alla decima. Una conferma dei dati più recenti, che indicano proprio nel Triveneto l’area del Paese che per prima ha intercettato la ripresa e nella quale si registrano le minori tensioni anche per quel che riguarda il tema della sicurezza e la gestione dei rifiuti. Nel complesso, sono 53 su 110 le province nelle quali la qualità della vita è risultata buona o accettabile (contro le 55 della passata edizione), quindi meno della metà.