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Provincia Agrigento: Commercio, tra chi chiude e chi apre trend positivo

Creato il 19 settembre 2013 da Comunalimenfi
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Secondo i dati della Camera di Commercio le ditte che aprono sono più di quelle che chiudono. Resta stabile la crisi del settore agricolo e dell’edilizia. Trend positivo nella vendita all’ingrosso.

Allo scorso 30 giugno il saldo tra le nuove imprese registrate alla Camera di commercio e quelle per le quali si è proceduto alla cancellazione era positivo, confermando il trend degli ultimi due anni a livello comunale per Agrigento città e facendo registrare una inversione di tendenza per quanto attiene l’intera provincia.

In totale infatti le imprese registrate in tutti i 43 comuni sono 42.298, con 566 nuove iscrizioni e 432 cancellazioni. Nel 2012 le imprese registrate erano 42.625 con 2.642 nuove iscrizioni e 3.120 cancellazioni, mentre l’anno precedente erano 43.095, con 2.619 iscrizioni e 3.260 cancellazioni. Una inversione di tendenza che dovrebbe fare ben sperare? non è detto: il dato di metà anno, come ha fatto rilevare il direttore della Camera di commercio Giuseppe Virgilio non è molto significativo.

Le cancellazioni, infatti avvengono in prevalenza alla fine dell’anno per motivi fiscali, per cui prima di esprimere giudizi o, meglio ancora, di usare toni ottimistici è meglio aspettare di avere il dato complessivo dei 12 mesi del 2013.

Scendendo nel dettaglio, si osserva come il settore maggiormente in crisi sia quello dell’agricoltura che è passato dalle 12.983 imprese del 2011 alle 12.091 dello scorso 30 giugno. Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni è anch’esso negativo (79 nuove imprese contro 101 cancellate).

Calano anche le attività manifatturiere (da 2.445 del 2011 alle attuali 2.402), mentre sono aumentate da 52 a 87 quelle che si occupano di forntiura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata. Stabili le aziende per la fornitura di acqua (71 sia nel 2011 che al 30 giugno 2013).

I settori più affollati sono anzitutto quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio che addirittura ha fatto registrare un leggero aumento (da 11.653 del 2011 a 11.677 del 30 giugno 2013), ma anche quello delle costruzioni (che conferma una leggera crisi essendo passato da 4.495 a 4.335) e quello dei servizi di alloggio e ristorazione (in leggera risalita da 2.129 a 2.191). Piccole variazioni (in più o in meno) per tutti gli altri settori.

Nel capoluogo le imprese sono passate da 5.810 nel 2011 a 5.872 del 30 giugno 2013. Un aumento poco consistente ma costante nel tempo (nel 2012 erano 5.841), confermato anche dai dati settore per settore. Questi ultimi, semmai, confermano come il comparto maggiormente in crisi sia quello dell’agricoltura dalle 361 imprese del 2011 alle 348 del 2012 ed alle 343 dello scorso 30 giugno.


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