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Provincia di Agrigento, commissario fino a giugno 2014

Creato il 20 dicembre 2013 da Comunalimenfi
benito infurnari

La Provincia regionale di Agrigento esisterà ancora per almeno altri 6 mesi.

Al momento nulla di concreto è stato firmato, ma sembra ormai ineluttabile che la Regione Sicilia pensi ad un rinvio almeno fino al 30 giugno 2014 della legge di riforma che avrebbe dovuto creare i liberi consorzi di comuni.

Non c’è infatti il tempo materiale per approvare la legge, la cui bozza pare sia ancora arenata alla prima commissione dell’Ars. I capigruppo, riuniti nella giornata di martedì pare abbiano deciso di presentare un mini Ddl contenente solo un paio di articoli che vada a prevedere una proroga stabilita dalla legge che commissariava gli enti territoriali. Questo andrebbe a riconfermare gli attuali commissari per un altro semestre, ma a sentire i diretti interessati non basta di certo pensare solo ad una proroga formale.

«Le difficoltà che abbiamo affrontato in questi mesi – spiega il commissario Benito Infurnari – sono state grandissime, a causa della progressiva riduzione del fondo a disposizione delle Province. Se, come pare, agli enti saranno confermate le precedenti competenze, sarà necessario che la Regione si faccia carico di garantire almeno quanto già erogato per il 2013. Con quelle somme – dichiara ancora – riusciremmo a sostenere tutti i servizi essenziali, come il funzionamento delle scuole, il contributo all’università e la manutenzione delle strade. Settori di spesa che in questi mesi abbiamo dovuto ridurre al lumicino, garantendo però una continuità che non deve essere interrotta».

Insomma, serve che la Regione si faccia carico di continuare ad erogare le somme necessarie alle spese di funzionamento dell’Ente, a partire dal personale e proseguendo con i servizi erogati al territorio. Ogni passo indietro, ci confermano dalla Provincia, sarebbe disastroso.

Le condizioni economiche dell’Ente, infatti, non sono floride. Al punto che Infurnari ha dovuto mantenere alle stesse aliquote dello scorso anno tutte le accise provinciali: il 4 per cento sulla Tares, così come si era già scelto nel 2002 (il massimo è il 5 per cento), il 30 per cento sulla cosiddetta Ipt (tetto massimo già previsto dalla legge) e soprattutto il 16 per cento sulla Rc Auto così come già fatto dall’Amministrazione D’Orsi (possibilità di aumento che era stata bocciata per la Regione Sicilia dalla Corte Costituzionale e poi reintegrata).

Questo consentirà alla Provincia di incassare alcuni milioni di euro che garantiranno una boccata di ossigeno almeno fino a quando dall’Ars non si stabilirà cosa fare delle tanto odiate-amate Province.

fonte: g. s. lasicilia


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