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Prowl, di Patrik Syversen (2010)

Creato il 13 aprile 2011 da Psichetechne
Prowl, di Patrik Syversen (2010)
Amber sogna di fuggire dalla piccola città di provincia in cui vive, e convince un gruppo di suoi amici di accompagnarla a trovare un appartamento a Chicago. Quando il veicolo su cui viaggiano ha un guasto, lei ei suoi amici accettano volentieri un passaggio da un camionista, nella parte posteriore del suo camion a rimorchio. Ma quando il conducente rifiuta di fermarsi, Amber scopre che il carico consiste di centinaia di cartoni di sangue. Il loro panico si trasforma in terrore quando il camion si verma all’interno di un capannone abbandonato, completamente al buio. Amber e i suoi amici scopriranno ben prersto che all’interno del sinistro magazzino creature assetate di sangue sono lì riunite per imparare a cacciare prede umane...

Il norvegese Patrick Syversen, dopo il precedente "Rovdyr" (2008), si dedica a quest'ultima prova sbagliando sciaguratamente tutto, ma proprio tutto, a partire dalla presentazione iniziale del solito gruppo di tardo-adolescenti in calore, alle prese con i tormenti di un'amica, Amber (Courtney Hope) che non e' in grado di separarsi dalla citta'-madre alla quale si sente ancora ambivalentemente legata. Il quadretto iniziale dei sei amiconi in festa intorno alla piscina fa immediatamente cascare le braccia per via delle stereotipie insulse che mette subito in scena, neanche tentando di sollevare mai tali stereotipie dalla bassa polvere di superficialità delle caratterizzazioni. Il villain che viene poco dopo chiamato in causa a scombinare la partita dei ragazzoni festaioli, possiede poi una credibilità horror-oriented pari allo zero assoluto. Li fa salire tutti sul suo camion blindato e costoro si mettono a giocare allo spogliarello lasciando il loro amico Eric a condividere la guida con il bruto. Come si vede, già a partire da una sceneggiatura similmente condita fin dalle prime sequenze, non molto si aspetta lo spettatore rispetto agli sviluppi della storia. Tuttavia fino a qui la nostra curiosità ha ancora qualche chance di essere stimolata: non sappiamo dove li porterà il guidatore pazzo, e quindi stiamo a vedere che succede, non ancora del tutto addormentati sulla poltrona. Ecco dunque che entrano in scena i veri "mostri", che pero' appaiono subito come degli pseudo-zombies neanche romeriani, forse piu' simili a vampiri che a zombies veri e propri, cioè in conclusione degli ibridi non molto mitopoieticamente riconoscibili, cioè molto confusi nel loro esibirsi per noi. Questi zombies vampiroidi sono poi frullati da un montaggio epilettico che ce li toglie dalla vista non appena li vediamo, il che, naturalmente, ce li rende ancor piu' antipatici. Dopo la grande apparizione dei nostri improbabili cattivoni, il film procede verso una noiosa sequela di fughe e controfughe di Amber all'interno del magazzino archeologico-industriale, arrivando ad una conclusione banalissima quanto pretestuosa. Effetti speciali scarni e ulteriormente raggelati da una fotografia saturata e insensatamente virante al verdastro, fanno decadere il film al rango di un b-movie che sembra girato da un filmaker che non aveva altro di meglio da fare. "Prowl": noioso, spento, banale e dunque decisamente sconsigliato.

Regia: Patrik Syversen Sceneggiatura: Tim Tori Cast: Ruta Gedmintas, Joshua Bowman, Perdita Weeks, Jamia Blackley, Courtney Hope, Saxon Trainor, Bruce Payne, Oliver Hawes Nazione: USA Anno: 2010 Produzione: After Dark Films, Dobre Films, Midsummer Films

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