Pruriti su carta senza sincerità (Uno splendido disastro, Jamie McGuire)

Creato il 10 marzo 2013 da Lepaginestrappate @paginestrappate

La verità è che da un bel po’ di tempo sono incazzata col genere femminile. Tanto sono “orgogliosamente” donna, tanto al momento soffro nello sbandierare una F quando devo incasellarmi.
Sono incazzata per tanti motivi, che vanno dal modo di gestire le relazioni, a una passività generale, a un’enfatizzazione assurda di volgarità e acidità, e così via.

Poi ci sono i libri. E le donne che leggono. E i libri per donnette. (sigh.) E ok. Va bene. Chissenefrega. Di tv spazzatura ne guardiamo o ne abbiamo guardato tutti un po’. Io poca. Di libri spazzatura per le mani ne sono passati, in un modo o nell’altro. Nelle mie molti. Io sono una snob musicalmente, ma credo di aver qualche trashata da corsa nell’ipod. Anzi, ce l’ho sicuramente. Del proprio tempo ognuno faccia quel che vuole, ecco. Con l’onestà di dire “oggi ho voglia di un libricino leggero senza pretese che mi distolga dai pensieri” o “di vedere un programma con cui addormentarmi davanti alla tv”. Liberissimi. In un modo o nell’altro tutti lo facciamo qualche volta. Basta però essere sinceri.

Però, francamente, se anche mi fosse piaciuto “Uno splendido disastro” (cosa che non è) io mi vergognerei ad ammetterlo. Che molte donne (io no, grazie) abbiano la fantasia su carta e video dell’uomo macho tutto geloso possesso e sesso maschio su verginella immolata è cosa nota e stranota, non c’è da farci un trattato in questa sede.

Ma… non so, nascondete questa cosa nell’anonimato di uno sfogo di lettura del momento. Poi chiudete, soddisfatte di una fantasia galvanizzate, e siamo a posto.

Gli uomini guardano i porno, in fin dei conti, e magari cercando personali “fantasie”. Ma dopo non è che vanno a scriverci recensioni dandogli 5 stelline e dicendo che è una storia d’amore bellissima. Sono decisamente più onesti: volevano vedere un porno, l’han visto, ed è finita lì.

Invece no. La donna deve leggere quello che secondo me per molti versi è l’equivalente di un video su youporn, e poi deve giustificare, inventare, enfatizzare, complimentare.

“Uno splendido disastro” improvvisamente non è una storia di un sacco di sesso supertamarra, simile per molti versi a “Tre metri sopra il cielo” ma PEGGIO (ed è tutto dire), con un maschio che spacca la faccia a tutti quelli che guardano la sua donna, da cui è ossessionato in modo malsano, e la sua donna che, insieme alla sua amica, è l’unico essere di sesso femminile dell’intero libro che non apra le gambe a qualsiasi pene passante. Deliziosamente offensivo e inquietante. Avvilente. No, se cercate “Uno splendido disastro” su google – recensioni eccetera – scoprite che è una storia romantica BELLISSIMA da cinque stelline, d’amore che redime il donnaiolo figo di turno. Che è un topos comune e incontestabile, ma… non è questo il caso.

Che le donne e gli uomini abbiano voglia di vedere attuate proprie fantasie e lo facciano per vie diverse è una realtà. Solo non capisco perché non chiamare le cose con il loro nome. Vedi sopra i video su youporn.

Secondo me “Uno splendido disastro” è un libro tremendo – più tremendo di molti commerciali libri che da mesi ci tormentano – e per arrivare in fondo e capire fino a che punto potesse arrivare ho saltato nove pagine su dieci, ma ad altri piace, è piaciuto, piacerà. Nella soddisfazione di pruriti e fantasie. Che vengono nascoste sotto il tappeto, ovviamente, e allora si dice che “Uno splendido disastro” piace perché è una storia romantica e coinvolgente, una bellissima introspezione, caratterizzazione di uomini difficili, eccetera.

Ah.

(In lizza per “peggior libro del 2013″)

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McGuire Jamie
Uno splendido disastro
Edizione Garzant



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