Sony ha scelto come giurisdizione per fare causa la California, ma dopo un esame preliminare a San Francisco il giudice non ha ritenuto molto corretta questa decisione. La scelta di Sony deriva dal fatto che i servizi usati dall’hacker GeoHot per pubblicare il materiale illegale abbiano sede in California (Twitter, YouTube e PayPal), ma questo è palesemente assurdo come ha giustamente fatto notare il giudice. Lo stesso propone piuttosto il New Jersey, dove risiede George Francis Hotz e dove quindi è effettivamente stato commesso il “reato”.
Non ci sarebbero quindi gli estremi per un processo a San Francisco e viene momentaneamente bloccato il giudizio sull’ordine restrittivo, rinviato a data da definirsi. Così il materiale continua a circolare liberamente su internet e Sony continua a tremare…
Marco Rinaldi per NationalCorner.it
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