Pseudo-confutazioni (nuova cronologia, storia del cristianesimo)

Creato il 22 febbraio 2014 da Corradopenna
Ho ricevuto una mail da un lettore su delle presunte confutazioni al lavoro di Fomenko sull anuova cronologia, presenti in una discussione sul forum di luogocomune
In verità ho letto quasi per interola prima parte della lunga discussione, ma ho trovato poco più che aggettivi, in perfetto stile debunker. Ciò non toglie che il lavoro della Nuova Cronologia possa avere dei limiti, presentare degli errori, ma criticare dicendo "è assurdo che le vecchie cronache siano così grossolanamente errate" è fin troppo semplice, trovare degli errori nelle valutazioni astronomiche delle date invece molto più difficile, ed in effetti di simili confutazioni non se ne trova traccia. 

Ho trovato invece interessante la riflessione sul fatto che la storia del pensiero filosofico sembra avere una lunga lacuna di circa 700 anni Aristotele a Sant'Agostino (eccetto due o tre pensatori di un certo rilievo), rilfessione che si ricollega a quanto detto a proposito del libro di Lucio Russo nel precedente articolo.Tengo a rimarcare il fatto che la storia, in quanto tale, è fondata su testi scritti, testi che raramente siamo in grado di datare con precisione assoluta. L'invenzione della scrittura divide la storia dalla preistoria, e si pensa ingenuamente che la prima sia meglio conosciuta della seconda. Purtroppo non sapremo mai chi ha scritto realmente certe cronache antiche, non sapremo mai con certezza quando le ha scritte, e non sapremo mai se il suo lavoro obbediva a secondi fini.Per quanto riguarda invece l'articolo sul rapporto tra Chiesa e Massoneria un amico mi aveva segnalato un articolo secondo il quale la repressione degli eretici e persino la crudeltà della santa inquisizione sarebbero delle montature anticristiane. L'articolo appare alquanto di parte, ma è pur vero che la storia antica è fondata su documenti scritti molti secoli fa, della cui autenticità non sappiamo mai se possiamo fidarci fino in fondo, ed è pur vero che spesso la storia è fondata su una personale interpretazione dei dati storici (ne abbiamo vistosi esempi recenti).Ad ogni modo riporto qui sotto quanto ha scritto un'amica come commento a tale articolo sul blog di Zret.

L'articolo, che mi e' sembrato disarticolato e campato in aria, e mi sono un po' documentata sull'autore. La storiografia non ufficiale ci puo' e ci deve stare (nel mio scaffale c'e') se viene fatta da gente che studia e si documenta, come nel caso di David Irving, per esempio, uno dei pochi storici anglosassoni sulla Germania nazista che sa il Tedesco e ha potuto leggere i documenti in originale. Infatti e' il piu' celebre negazionista dell'olocausto.Leggere i  documenti in originale non e' da tutti, ci sono comunque studiosi che lo fanno e a loro va data la precedenza. Quello che non mi ha convinto dell'articolo che hai segnalato e' il taglio tipicamente giornalistico e sensazionalistico: prima di verificarlo, sapevo che il divulgatore era un giornalista. Affideresti le tue conoscenze storiche a History channel? Non credo. I giornalisti possono trasmetterti l'occasionale informazione, e neanche troppo bene, ma mai autetica conoscenza, che e' studio e approfondimento. Penso a un amico che voleva fare la tesi sul sud est asiatico su cui pensava di sapere molto perché aveva letto Terzani! Beh, si e' dovuto ricredere e amaramente.
 
Un'altra cosa. Nell'articolo si cita un commento civettuolo dello storico Luigi Firpo sulla esagerata durezza dei processi dell'inquisizione. Guarda, io ho fatto l'esame di storia moderna con suo figlio Massimo Firpo, e ho portato all'esame testi di entrambi: ti assicuro che raccontavano altre storie! Ma tanto i giornalisti non sono tenuti a essere corretti ...

Sebbene si tratti (almeno in prima istanza) di ben altro, leggi anche l'articolo


biancaneve e 7 tanker, ovvero perché la neve è diventata di plastica
e guarda il video in corporato

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