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Psg-Rennes 1-2: i parigini sono campioni di Francia

Creato il 07 maggio 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

Paris Saint-Germain FC v Stade Rennais FC - Ligue 1Il Paris Saint-Germain è campione di Francia per la quarta volta nella sua storia, la seconda consecutiva. Da due anni a questa parte i parigini dominano in modo incontrastato la Ligue 1 e nella notte del Parc des Princes c’era spazio soltanto per la festa, regale e sfavillante. Alle 20:52 il signor Lannoy con il suo triplice fischio pone fine alle residue speranze del Monaco: tra gli uomini di Ranieri e il Guingamp finisce in parità e il Psg può esplodere di gioia, ancor prima di scendere in campo con il Rennes. La sfida con i bretoni è una notte da sogno: tutte quelle luci e quei colori, la gioia nel volto degli astanti ci riportano alla corte di Versailles. Gli invitati sono arrivati da ogni parte del globo: ci sono tanti sudamericani e un omone alto, con un viso da burbero e un’espressione arcigna, da duro. Lo chiamano Zlatan Ibrahimovic ed è l’ospite più atteso, perché questa sera torna nella sua corte dopo diverse peripezie.

Ibrahimovic assiste alle danze dalla panchina, con l’aria snob e distaccata di chi di feste ne ha viste tante. Lo svedese è il protagonista assoluto della cavalcata esaltante della squadra di Blanc, il trascinatore mai domo, l’artista che dipinge traiettorie tanto fantastiche quanto reali con i suoi piedi divini. Capriccioso come un dio dell’Olimpo, sfrontato e irriverente, unico: Zlatan Ibrahimovic è tutte queste cose insieme, ma non solo. Ibrahimovic vuole sempre il pallone tra i piedi, sprezzante di tutto e tutti. Impavido, non teme avversario o contrasto alcuno. Narciso, senza dimenticarsi l’obiettivo finale, il gol, lui che di reti ne ha messe a segno 25 in questo campionato, risultandone il capocannoniere incontrastato. Snob, presuntuoso, forse troppo superiore per dare una diversa impressione, Ibrahimovic gioca ad un altro gioco nel quale sono ammessi soltanto pochi eletti, sulla base di criteri da lui stabiliti. Maxwell è uno dei privilegiati, e con lui anche Lavezzi e Cavani, che nelle voragini aperte dallo svedese si fiondano come aquile sulla propria preda. Ibrahimovic segue il gioco con fare sufficiente, decide lui quando aprire e chiudere le gare. Dispensa assist e reti con grande generosità, ma soltanto nel momento in cui si annoia e sceglie di abbandonare l’Olimpo, scendere sulla terra e, con superiorità divina, mettere a posto le cose per la squadra che gode dei suoi favori divini.

Il Paris Saint-Germain è anche la squadra di chi sta zitto, lavora sodo ed esce fuori dal campo con la maglia madida di sudore. Il Paris Saint-Germain è la squadra dei Rabiot e dei Matuidi, coloro che montano il palco su cui vanno in scena i monologhi dei fuoriclasse. Il Paris Saint-Germain è la creatura di Laurent Blanc, che ha saputo far coesistere in un solo gruppo personalità forti, spiccate, sui generis. Ne è venuto fuori un mix esplosivo tra campioni già affermati e giovani talenti in rampa di lancio che ha fatto della squadra di Blanc la dominatrice incontrastabile di questa Ligue 1. Il Monaco ce l’ha messa tutta, ma lo spessore tecnico dei parigini non ha rivali in Francia e alla fine gli uomini di Ranieri si sono dovuti arrendere, dando avvio alla festa della capolista prima ancora della sfida col Rennes.

La gara coi bretoni è stata evidentemente condizionata dall’atmosfera di festa, e alla fine a vincere è stata la squadra allenata da Montanier, che aveva un bisogno disperato di punti in chiave salvezza. Il Psg prendeva in mano le redini del gioco sin dalle prime battute e al 3’ Lavezzi portava in vantaggio i suoi con un preciso diagonale, dopo l’erroraccio difensivo di Armand sulla pressione di Cavani. Il vantaggio aveva un effetto soporifero sugli uomini di Blanc, che in soli quattro minuti, tra il 23’ e il 27’ del primo tempo, affondavano sotto i colpi di Kadir prima e N’Tep poi. Nella ripresa i padroni di casa dominavano la gara, festeggiavano il ritorno in campo di Ibrahimovic, ma dovevano arrendersi alla traversa, centrata da Alex allo scoccare del 90’. Il triplice fischio arrivava tra fiumi di gioia collettiva: il Psg è campione di Francia e il Rennes si avvicina alla salvezza.


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