Psicologa io?
Si, a volte credo di essere proprio portata per la psicologia, e mi piace tantissimo...
Come dicevo in questo post, credo di avere la dote di capire subito le persone, da un loro gesto o da quello che dicono.
Riesco a capire se hanno una preoccupazione, un problema, se si trovano a disagio, se sono timide.
In base a quello che capisco poi, agisco di conseguenza... Cerco di metterle a loro agio, cerco di rassicurarle, magari portando il discorso su un argomento più leggero.
Ma, quello che non riesco proprio a fare, nonostante cerchi di riuscirci in tutti i modi, è confortare.
Mi è capitato diverse volte di trovarmi davanti a persone che piangono, o che se ne stanno lì, depresse in un angolo che aspettano conforto.
Allora mi chiedo:
a cosa serve avere il dono di capire le persone, se poi non so confortarle?
Me ne sto lì, senza dire una parola. Magari cerco di arrivare loro con lo sguardo o con un abbraccio, o mettendo una mano sulla spalla.
Ma so benissimo che non basta! Mi blocco difronte al dolore altrui. Non trovo mai niente da dire...
Le parole non mi escono...
Quali sono le parole giuste da usare in questi momenti? Cos'è meglio dire, e cos'è assolutamente il caso di NON dire?