Psicodramma

Abituati a perdere con la Corea, non potremo costruire un’epica sulla vicenda di Recife. Siamo tra l’altro stati così poca cosa che al massimo ne nascerà una farsa. Anche perché farsa deriva da farcire e la partita, davvero, l’abbiamo riempita di orrori diversi.
Sconvolto dall’essere ancora coinvolto dalla maglia azzurra, ho mandato ripetutamente affa uno che so essere pippone conclamato, ma che mai avrei pensato fallisse occasione simile: caramella di Pirlo sul suo piede forte, maldestro ma forte, e il marrano prima sbaglia lo stop e poi ciabatta sciaguratamente verso l’aria. Non prende, non dico lo specchio, ma nemmeno un legno. O il portiere. O la pubblicità. No, non prende nulla.
Pure avvertiti dal gabbianone da tempo ormai lungo, cronisti incompetenti si stupiranno dell’errore omerico. In realtà è solo un inevitabile nodo al pettine: trattasi di brocco.
Ahinoi, non possiamo però sostenere che, inserito qualcun altro, le cose sarebbero cambiate. Perché qualcun altro è entrato, proprio i tre che avremmo schierato pure noi, ma le cose sono perfin peggiorate. Secondo tempo da sagra paesana, con il Costarica meritatamente vittorioso e l’Italia vicina alla sincera pena, salvata solo da un quarto d’ora degno di Chiellini, sin lì agghiacciante.
Giorni di psicodramma seguiranno fino alla sfida con l’Uruguay. Nulla di nuovo. Nulla che possiamo al momente prevedere. In caso, vi avviseremo.
Buffon 5 Abate 5 Chiellini 6 Barzagli 6,5 Darmian 5,5 Candreva 4,5 (Insigne 2) Pirlo 6,5 Marchisio 5 (Cerci 5) De Rossi 5 Motta 4 (Cassano 3) Balotelli 4.