Ogni coppia vive la propriasessualità secondo modalità personalizzate che consentono di comunicare amore,affetto, intimità, rabbia, paura, altro e di condividere il piacere individualee di coppia. Come altri canali dicomunicazione, quello fisico, nello specifico sessuale, può incepparsi e nonfunzionare a dovere, con il risultato che la coppia non si comprende e non sisente soddisfatta.Spesso il disagio sessuale èavvertito come la mancanza di.. (piacere, desiderio, rapporti, etc.) ed èvissuto con particolare dispiacere in prevalenza da uno dei due partner mentrel’altro sembra accettare la situazione rassegnato purché si eviti di parlarne.I tabù legati al sesso, ancora oggi, creano barriere di incomunicabilitàdifficili da abbattere impedendo di parlare apertamente di una parte fondamentaledella persona e della coppia. Luoghi comuni e false credenze influenzanonotevolmente le persone nell’espressione dell’intimità così, spesso, al postodella spontaneità e del piacere emergono ansia, senso di colpa, paura, disgustoe altro ancora. L’equivoco più evidente è quellodi ignorare o sottovalutare, nella sessualità, la componente comunicativa che sostienel’atto stesso. Durante l’atto sessuale, ma anche prima e dopo in un continuumcon la vita quotidiana, i due partner esprimono le loro emozioni e sentimentiche riguardano se stessi (es. il bisogno di sentirsi apprezzato, protetto,rispettato, etc.) e la propria coppia (es. la rabbia per il litigio del giornoprima, risentimento, dedizione per l’altro, riconoscenza, etc.). Tutto questoinfluenza la “buona riuscita” dell’intimità ma nella maggior parte dei casi nonesiste una consapevolezza o l’apertura mentale necessaria a parlarne così ilrisultato è che la coppia si sente fortemente insoddisfatta. La “sessualità infelice” è spessoil risultato di una cattiva comunicazione che impedisce i due partner diconfidarsi apertamente raccontando desideri, paure, bisogni e fantasie.
Ad esempio, Sandro e Luisa, entrambi giovani e poco emancipati, siritrovano a vivere una sessualità infelice. Sandro desidera Luisa ma per pauradi sentirsi rifiutato non la cerca, accetta l’astinenza e aspetta che sia lei afare il primo passo. Luisa non ama avere rapporti intimi poiché dice di nonprovare piacere o perlomeno di non essere mai riuscita a comunicare al suopartner come facilitare il raggiungimento del suo piacere, per questo raramentecerca Sandro. Alla domanda “perché Luisa non comunica al partner i suoidesideri?” lei risponde “.. non voglio ferirlo perché sarebbe come dirgli chenon è capace e poi una donna può stare bene anche solo con tante coccole”. Intanto,a casa di Sandro e Luisa, i litigi aumentano ed entrambi si sentono risentiti earrabbiati senza riuscire a spiegarsene il motivo. Con Sandro e Luisa parliamo dell’importanza di comunicare i propribisogni, di non aspettare che sia l’altro a intenderli ma della necessità diguidare il proprio partner verso la comprensione per una soddisfazionereciproca. Allo stesso tempo è importante portare a galla false credenzecome”non si può dire al partner cosa si desidera perché deve saperlo da sé,altrimenti non è un bravo amatore”, “le donne amano le coccole e non lasessualità”, “se non vuole fare all’amore con me è perché non mi desidera”. Perpoterle modificare e adeguarle alla realtà della coppia. Sandro e Luisa nonhanno ancora raggiunto la piena soddisfazione sessuale, ancora devono fare unpo’ di strada per questo, ma hanno imparato a dirsi ciò che pensano senza pauradi essere fraintesi e di conseguenza a conoscersi reciprocamente nell’intimitàe nella vita quotidiana. Questo li aiuta a sentirsi più soddisfatti come coppiae come persone.
Dott.ssa Katjuscia Manganiello – Psicologa Psicoterapeuta Pesaro Urbino MarcheStudio di Psicologia ePsicoterapia – via Guido Postumo, 8 Pesaro Urbino Marche