Dopo che Un Pallone si è del tutto sgonfiato, Samuele si è tolto le scarpette chiodate da calcio e in mezzo a quelle 20 canzoni ci ha fatto dono di un testo che sembra sia tra la ricerca di uno strizzacervelli e la sfiducia di trovarne uno adatto.
Brano disimpegnato o denuncia di una profonda sfiducia nella psicoanalisi? Più che altro suona come un riassunto del Bersani fragile, cresciuto, che cade a pennello con il (bi)lancio dell'ultimo album. Da apprezzare nei giri di chitarra e in quelli vorticosi di un'anima messa finalmente a nudo.