La Petroleum Authority of Thailand fu istituita il 29 dicembre 1978, nel periodo della seconda crisi mondiale per carenza di petrolio. Cosi' Petroleum Authority of Thailand inzia la sua missione cercando di soddisfare una necessita' primaria: fornire al paese l'adeguata quantita' di petroli necessaria per soddisfare il consumo interno.
Ma partiamo dall'inizio, nel 1921: il governo thailandese inizia i suoi primi sforzi per verificare se si trova petrolio nel bacino di Fang e nello stesso anno inizia l'estrazione di una piccola quantita' di petrolio in quella zona. Comunque nel corso di 30 anni in questa zona vengono trovate solo piccole riserve di petrolio. Dato che il petrolio diventa sempre più importante per la costruzione di uno stato moderno, dopo la seconda guerra mondiale, il governo tailandese cercato di diminuire la dipendenza del paese dalle importazioni di petrolio, benzina e altri prodotti petroliferi finiti e crea il Defense Energy Department che viene aggiunto al Ministero della Difesa e messo a capo dello sviluppo delle riserve di energia del paese. Nel 1955, Defense Energy Department decide di potenziare una raffineria polivalente in Bangchak, nei pressi di Bangkok. Anche se ancora molto piccola, con una produzione di 5.000 barili al giorno, il potenziamento della struttura di Bangchak fu previsto per produrre non solo diesel, kerosene e benzina, ma anche carburanti per aviazione. Il contratto iniziale fu assegnato a Niigata in Giappone, che trasferi' il contratto ad una partnership tra Fujicar Manufacturing Co., giapponese, e Commentry Oissel, francese.Nel 1956 il Defense Energy Department commissiona una piccola raffineria per utilizzare le riserve petrolifere del bacino di Fang, Le vie di comunicazione con questa zona non sono buone e il governo decide di commissionare solo un pioccolo quantitivo a questa zona 1000 barili al giorno. Il progetto chiavi in mano della raffineria di Bangchak prende finalmente il via nel 1960 ma a causa di una serie di ritardi non è stata completata fino al 1964, fallisce il test iniziale. Comunque per la maggior parte degli anni '60 la Thailandia, come la maggior parte dei paesi in via di sviluppo, rimane dipendente da un piccolo gruppo di compagnie petrolifere statunitensi. le Sette Sorelle, che dominano i mercati per quanto riguarda le forniture di petrolio. il dominio di queste compagnie sul mercato mondiale si estende dall'esplorazione alla perforazione alla raffinazione del prodotto finito. La scoperta di vaste riserve di petrolio in Medio Oriente e la comparsa di un certo numero di nuovi e importanti personaggi, fra cui prime Enrico Mattei, sul mercato costringono le compagnie petrolifere a rinunciare a una parte della loro attivita;' e ad accontertarsi della spedizione di greggio dato che diversi paesi hanno iniziato la costruzione e gestione di raffinerie.Il governo tailandese istitui' l'Organizzazione dell'olio combustibile (OFO, Oil Fuel Organization) al fine di destinare le limitate importazioni di prodotti petroliferi finiti nel paese. In quel momento, il mercato import in Thailandia era dominato da Esso, Caltex, e Shell, che controllavano anche lo stoccaggio del combustibile nella regione, una posizione che contribuiva a mantenere alti i prezzi del carburante. L'OFO cercava fonti energetiche alternative e inizio' ad accettare offerte da società estere.Una di queste società fu la Summit Industrial Corporation, che era stata istituita negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale da un gruppo di nativi cinesi che avevano studiato insieme al MIT. Questa societa' in origine operava come una società commerciale in Estremo Oriente e si occupava di beni che andavano dalle medicine alle locomotive a motore ai prodotti di consumo. A metà degli anni '50, la Summit aveva cercato di entrare nel commercio del petrolio. Sostenuta da American Independent Oil Corporation, a cui era stato dato il diritto di perforare nei campi petroliferi di recente apertura in Kuwait, nel 1965 la Summit vinse la gara per la fornitura di OFO. Il Defense Energy Department voleva avere operante l'impianto di Bangchak quindi doveva completare il collaudo della struttura, si rivolge a Summit che comincio' a competere per gestire il contratto di Bangchak. Ancora nel 1965, la Summit firma un accordo operativo con il governo che concede il permesso all'azienda di espandere la produzione a 20.000 barili al giorno e di operare su una base tax-free. In cambio, Summit paga 20 milioni dollari, il costo per la costruzione della struttura che deve consegnare al governo nel 1980. A questo punto Summit ha un contratto a lungo termine per la fornitura di OFO e un contratto operativo per la raffineria di Bangchak; Summit acquisisce un terreno e costruisce i suoi impianti di stoccaggio Viene creata la Thai Oil Refinery.L'ampliamento della struttura fu completata nel 1968 in coincidenza di questo la Summit aveva aperto circa 200 stazioni di benzina in Thailandia ed era diventata il fornitore della rete di stazioni di servizio OFO. Inoltre, la Summit aveva costruito un impianto di produzione di asfalto, aiutando il governo nella costruzione di strade. In quel momento in Thailandia vi era una rapida crescita della domanda di carburanti. Le due raffinerie primarie - l'impianto Bangchak e una seconda raffineria più grande costruita dalla Shell e gestita dalla Thai Oil Refinery Corporation non potevano tenere il passo con tale domanda. Il governo accetto' l'espansione delle raffinerie, quella dell'impianto di Bangchak viene portata a 65.000 barili al giorno. Il contratto di affitto di Summit viene esteso fino al 1990. Allo stesso tempo Summit aveva venduto il suo impianto per conglomerato bituminoso alla Esso, che ricostrui' il sito e entro' nel mercato thailandese con una propria raffineria.Le speranze della Thailandia di trovare grandi riserve di petrolio all'interno della nazione andarono deluse dalla metà degli anni '70. Era stato scoperto un certo numero di piccole riserve ma il paese rimaneva fortemente dipendente dalle importazioni di combustibile. L'embargo petrolifero arabo e la conseguente crisi mondiale fu particolarmente pesante in Thailandia. Gli sforzi per trovare petrolio, che erano proseguiti, non furono tuttavia del tutto inutili, fu scoperto un certo numero di importanti giacimenti di gas naturale. Il governo thailandese creo' cosi' la Natural Gas Organization of Thailand che fungeva da controparte all'OFO. Ma la crisi economica si approfondisce e nel 1978 il governo crea la Petroleum Authority of Thailand (PTT) che rileva la Oil Fuel Organization e la Natural Gas Organization of Thailand. Nel 1981 PTT acquisisce Thai Oil Refinery e diventa proprietaria nominale della raffineria di Bangchak che rimase in leasing alla Summit.Sempre nel 1981 PTT cominciato a costruire il suo primo gasdotto, una linea che si estende sotto il mare per 415 km da Erawan nel Golfo di Thailandia a Rayong. Il campo Erawan, che era sfruttato da Unocal, aveva iniziato a produrre gas.Stesso anno il governo thailandese negozia un contratto di approvvigionamento di petrolio greggio con l'Arabia Saudita. Questo fatto a sua volta porta alla cessazione improvvisa del contratto di locazione con Summit della raffineria Bangchak, che era stato il sito di frequenti controversie di lavoro, una rarità in Thailandia. Il PTT ha sotto il proprio controllo più di due terzi della capacità di raffinazione del Paese. Nel 1984 l'azienda apre il suo primo impianto di separazione gas ed entra nel settore petrolchimico.L'anno dopo,1985, PTT stabilisce apre la sua societa' per l'esplorazione di petrolio e gas la PTT Exploration and Production Company (PTTEP). In tutti questi anni PTT intensifica la sua capacità di raffinazione. Nel giro di pochi anni, PTT era cresciuta da un capitale iniziale di 149 milioni baht in una compagnia petrolifera e del gas completamente integrata e con un fatturato di oltre 26 miliardi di baht.
A quel tempo, il governo thailandese aveva già deciso di sottolineare l'uso del gas naturale per le esigenze di carburante del paese, cosi' PTT comincio' ad esportare le quantita' in eccesso di olio combustibile nel 1987.Nel 1988, l'organizzazione si era estesa ad includere quattro campi principali per gas naturale, questi comprendevano Erawan, e i nuovi siti di Baanpot, Satun e Platong. Unocal è rimase l'operatore principale in questi campi e aveva prodotto più di 1000 miliardi di metri cubi di gas naturale nel 1988.
Un quinto campo è stato inaugurato nel Golfo Thailandia nel 1989. Il boom economico della Thailandia intensifica la domanda di petrolio nel 1990 che supera la capacita' di rifornimento del paese. In risposta, il PTT costituisce due nuove società nel 1992: Rayong Refinery in partnership con Shell Thailand, e Star Petroleum Refinery, in collaborazione con Caltex. La quota di PTT in ciascuna delle nuove imprese era di circa un terzo delle azioni. Nel 1991 PTT finisce di costruire il suo secondo impianto di separazione di gas, in provincia di Rayong. Il PTT, eredita il network di stazioni di OFO e continua ad espandere l'attività in tale settore, diventando l'impresa dominante sul mercato. In questo stesso anno l'impianto di Bangchak da solo si avvicinava a una produzione di 250.000 barili al giorno.Nel 1992, le stazioni PTT fanno debuttare in Thailandia la benzina senza piombo con un piu' alto numero di ottani.L'esperienza acquisita da PTT nel corso degli anni l'ha resa un partner interessante per i paesi vicini. Nel 1995 la Birmania (Myanmar) ha costituiito un consorzio con PTT per sfruttare il campo di Yadana nel Golfo di Martaban. Per sfruttare questo campo e' stato costruito il gasdotto sul confine Thai-Myanmar, che ha iniziato ad operare nel 1998. PTT ha aperto un nuovo campo di gas domestico, Tantawan, nel Golfo di Thailandia nel 1995Nel 1996, il PTT aggiungendo una terza unità di separazione di gas, a Khanom. La PTTEP viene scorporata e diventa una societa' per azioni in preparazione della privatizzazione di PTT.Nel 1997, la società ha negoziato un secondo contratto di fornitura di gas in Myanmar, al campo Yetagun, iniziato le consegne all'inizio del 2000Nel frattempo, il PTT ha iniziato a preparare la sua imminente privatizzazione, che in origine era previsto per il 1999. Secondo il piano originario di privatizzazione, l'azienda doveva essere divisa nelle sue varie unità di business, un processo che sembrava gia' iniziato con l'offerta pubblica di PTTEP nel 1996. La privatizzazione arrivo' a una fase di stallo, tuttavia, a causa di crescenti preoccupazioni da parte dei sindacati sulla sicurezza del lavoro. Allo stesso tempo, PTT era stata colpito duramente dal collasso dell'economia thailandese e dalla drastica svalutazione del baht, la situazione stava affondando la società a causa delle perdite. All'inizio del 1999, il governo tailandese suggeri' il suo interesse per lo scorporo come societa' separata della divisione gas di PTT, una mossa che avrebbe eliminato l'80 per cento circa dei ricavi totali di PTT. Entro la fine dell'anno, tuttavia, il piano di privatizzazione di PTT fu rivisto, mantenendo tutte le operazioni esistenti all'interno di PTT Public Company Plc.2001: Petroleum Authority of Thailand cambia nome PTT Public Company Limited e viene quotata alla Borsa thailandese. PTT inizio' ad essere quotata in borsa nel novembre 2001, quando il governo thailandese vendette una quota del 30% della societa'. La vendita porto' 726 milioni di dollari nelle casse del governo, furono utilizzati per far fronte a una parte dei 17 miliardi dollari di debito ottenuto dal Fondo Monetario Internazionale. Il governo manifesto' poi la sua intenzione di ridurre uleriormente la sua partecipazione, pur impegnandosi a mantenere un minimo del 51 per cento in PTT. Allo stesso tempo, il governo rassicurava gli investitori della sua intenzione di mantenere il monopolio del PTT sul mercato tailandese del gas naturale.Nel 2003 l'azienda lancia operazioni internazionali di esplorazione, attraverso PTTEP, in Algeria e in Oman.Oggi PTT Public Company Ltd. è la più grande società thailandese, con un fatturato di oltre 409 miliardi di baht (in data odierna 1 euro = 41.62 baht, 9,8 miliardi di euro). PTT è una delle prime 50 aziende dell'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico). E' l'unica azienda in Thailandia che si e' classificata 118a tra le prime 500 aziende nel mondo in Fortune Global e la 25a in Asia, come pubblicato dalla rivista Fortune nel 2009. Nel 2010 PTT Public Company Limited ha avuto entrate per 1,439,185 milioni di baht, un utile netto di 61,409 milioni di baht, un totale attivita' di 1,175,488 milioni di baht, un patrimonio netto totale di 466,938 milioni di baht. Oggi PTT,attraverso le sue societa' opera in Tailandia, Malesia, Indonesia, Cambogia, Myanmar, Vietnam, Oman, Egitto, Algeria, Bahrain, Australia, Nuova Zelanda e Canada. L'indirizzo della societa' e': 555 Vibhavadi Rangsit Rd., Chatuchak, Bangkok 10900, Thailand (vedi mappa).
Telefono: +66-2537-2000, Fax: +66-2537-3498.
Website: http://www.pttplc.com/en/.
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