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Pubblica Amministrazione: dove la busta paga fa la differenza

Creato il 27 marzo 2014 da Freeskipper

Pubblica Amministrazione: dove la busta paga fa la differenza.La stragrande maggioranza dei pubblici dipendenti, oggi, fa la fame: si tratta di centinaia di migliaia di lavoratori che tirano avanti la carretta pubblica tra stenti e sacrifici, strutture e infrastrutture fatiscenti e obsolete, vincoli e legacci burocratici che li legano tuttora mani e piedi ai Regi decreti. Qui gli uffici se vanno avanti lo devono soltanto ed esclusivamente alla buona volontà di qualche volenteroso 'Fantozzi', che incurante di essere annoverato nel calderone generale dei “fancazzisti”, viene ripagato a fine mese con appena 1.200euro e una manciata di buoni pasto.Poi ci sono i cosiddetti “privilegiati”, coloro che percepiscono gli “stipendi d’oro” pur lavorando come i primi per lo stesso datore di lavoro: lo Stato! Così, come si apprende dalle pagine del Sole24ore, è quasi impossibile per i dipendenti del corpo diplomatico lavorare per meno di 4.000-5.000 euro netti al mese! Anche perché il 96,4% del personale in servizio, ovvero 890 "unità" sulle 923 monitorate nel 2012 dalla Ragioneria generale dello Stato, guadagna più di 80.000 euro lordi l'anno. E altrettanto accade per la quasi totalità dei magistrati: il 90% della prima categoria guadagna più di 80.000 euro lordi, mentre la media è addirittura pari a 149.000 euro! Per quanto riguarda i prefetti - categoria che Matteo Salvini propone di abolire nonostante il suo collega Maroni 'ex ministro dei prefetti' li abbia assiduamente frequentati e sostenuti per circa un ventennio - tutti percepiscono una retribuzione lorda superiore ai 60.000 euro l'anno che in oltre il 60% dei casi va oltre gli 80.000 euro. Alla presidenza del Consiglio nessuno guadagna meno di 40.000 euro lordi, ed il 16% ha uno stipendio che supera gli 80.000. Il 16% dei dipendenti contro il 2% in media degli altri ministeri. Va ancora meglio nelle autorità indipendenti: al loro interno il 43% ha uno stipendio che supera gli 80.000 euro lordi. E poi ci sono gli stipendi dei docenti della Scuola di formazione del Mef e della Scuola superiore della Pa: qui si arriva ai 300.000 euro all’anno, una cifra da far nascondere dietro la lavagna la maestra dei nostri figli!!! E poi ci sono i super-stipendi degli impiegati del Quirinale, della Camera e del Senato, del CSM e dei Servizi segreti, per non considerare tutto il sottobosco di Regioni, Province, Comuni, Ministeri e centinaia di enti inutili dove si annidano, come sanguisughe, intere categorie della pubblica amministrazione che sono strapagate!Gli "stipendi d'oro" sono la cartina di tornasole di un "sistema-Italia" iniquo, dove le rendite di posizione e i ricatti delle lobby saccheggiano le casse dello Stato e fanno strame del servizio pubblico.Una vergogna nazionale per la quale tutti gli "stipendi d'oro" coinvolti dovrebbero chiedere scusa all'Italia intera e restituire il "malloppo"!!! Non è che qui si auspica una botta di comunismo che appiattisca le retribuzioni di tutti. È giusto che chi esercita funzioni di altissima responsabilità, e consegue risultati per la collettività, sia premiato con uno stipendio adeguato. Quello che non è tollerabile è "il sistema degli stipendi d'oro", per cui la casta gode e ingrassa ed il resto della popolazione tira la cinghia e piange lacrime e sangue!Tutti sanno degli "stipendi d'oro", ma nessuno interviene. Il "sistema" se ne fotte se il servizio offerto a peso d'oro ai cittadini è scadente, se i risultati sono inesistenti, se le responsabilità esercitate molto spesso sono di poco conto, se un chirurgo che sta rinchiuso in sala operatoria per dodici ore di fila prende 2.800 euro e un fancazzista del Quirinale che sta 'assettato' a giocare davanti al pc rapina 6-7mila euro al mese ai contribuenti italiani!!! Sono queste le assurde contraddizioni che fanno capire quanto sia arduo il lavoro per riportare ordine, giustizia ed equità nelle retribuzioni della P.A..Ed è proprio qui che casca l'asino o governo che dir si voglia!


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