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Pubblico questa recensione del libro "Einstein secondo me" che sarà pubblicato il 2 settembre da Bollati Boringhieri.
Un Einstein inedito, i mille volti che non ti aspetteresti di un genio.Tutti conosciamo Einstein, o pensiamo di conoscerlo: il vecchietto geniale e bizzarro che scorrazza inbicicletta per i viali di Princeton, con i suoi capelli bianchi e scarmigliati, o che fa irriverenti linguacce aifotografi. Ma cosa c’era dietro questa superficie ormai cristallizzata, come per altre icone delNovecento, in migliaia di gadget, poster, magliette, tazze, magneti per il frigo, pupazzi? Chi era davveroEinstein e soprattutto che cos’è stato per quelli che l’hanno conosciuto o le cui biografie si sonoindirettamente incrociate o sovrapposte alla sua? Ventiquattro scienziati, o meglio ventiquattrointellettuali, ci raccontano in questo libro che cos’ha significato Einstein per loro, come ha influenzato leloro esistenze, le loro vite professionali e personali, ci portano a conoscere l’Einstein privato, quellomolto lontano dall’aura del saggio che circonda la sua immagine più diffusa. Questo libro è un’autenticatestimonianza del potere che può avere un lascito scientifico ed è una lettura entusiasmante, allaportata di tutti.
John Brockman (1941) è scrittore, agente letterario e animatore di Edge, il sito web della «TerzaCultura», dove scienziati e intellettuali di primo piano condividono le loro ricerche con il pubblico. Tra isaggi tradotti in italiano: I nuovi umanisti (2005) e 135 ragioni per essere ottimisti (2009).
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