Un'astensione di ben otto giorni consecutivi, contro il decreto "del fare" del governo letta e in particolare contro il ritorno della mediazione civile obbligatoria, introdotta per legge due anni fa ma poi sospesa quest'anno (con grande esultanza degli avvocati) dalla corte costituzionale. L'Oua (organismo unitario dell'avvocatura), sul suo sito, già per questi due primi giorni di 'sciopero' parla di un'adesione vicina al 90% sia nel civile che nel penale.
A confermare alla 'dire' la scelta di aderire alla protesta dell'avvocatura e non vestire la toga venerdì è lo stesso avvocato di Villani, giuseppe l'Insalata: "ho deciso di astenermi come tutti gli avvocati d'italia stanno facendo, e con me si asterrà anche l'altro mio collega". L'altro avvocato che insieme a l'insalata assiste villani è Francesco Paolo Sisto e la loro comune scelta di aderire all'astensione avrà come diretta conseguenza lo slittamento della prima udienza del processo a Villani, accusato di corruzione
e peculato e tornato libero dagli arresti domiciliari il 3 giugno scorso (ha però il divieto di dimora a bologna).
- Villani è l'unico per cui la procura di parma ha scelto di chiedere il rito immediato, un tipo particolare di procedura che l'accusa può chiedere a fronte di prove evidenti di colpevolezza e in caso di imputati ancora sottoposti a misure cautelari. Villani, infatti, era l'unico che al momento della richiesta della procura era ancora ai domiciliari; con il giudizio immediato, accordato dal gip, si salta la fase dell'udienza preliminare e si passa subito al dibattimento.
Nel processo, che sarebbe dovuto partire dopodomani e che invece ora slitterà inevitabilmente di qualche mese, si costituirà parte civile il comune di parma, guidato dal sindaco grillino Pizzarotti. La giunta ha dato mandato per questo, lo scorso 6 giugno, all'avvocato Marco Zincani di Bologna.
(da parma repubblica 10 luglio 2013)
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