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Puccini

Creato il 03 dicembre 2015 da Eva Gatti @avadesordre

Italia 1953 Dear
Con Gabriele Ferzetti, Marta Toren, Paolo Stoppa, Nadia Gray
regia di Carmine Gallone

Puccini1

Dopo due anni trascorsi a Milano per sfondare come compositore, sostenuto dalla cantante Cristina con cui condivide la vita bohemienne, Puccini fa ritorno a Lucca e chiede ad Elvira, la donna da sempre amata, di rifiutare le nozze imposte dal padre e di seguirlo. La donna accetta ma dovrà affrontare la solitudine accanto a un uomo troppo preso dal suo lavoro e dal fascino femminile che regolarizzerà la loro situazione molto tardi, nonostante la nascita del figlio Antonio. Anche dopo il matrimonio Elvira rimane sola mentre Puccini viaggia per il mondo, decide quindi di lasciarlo e tornerà da lui solo dopo l'insuccesso del debutto della Butterfly per restargli accanto fino alla morte avvenuta nel 1924.

Come dice la didascalia iniziale, il film è un'autobiografia molto romanzata, definita una rilettura poetica della vita del celebre compositore. L'elemento più più discorde dalla realtà è certamente la figura di Elvira, angelicata nel film nel sacrificio per Puccini: sopportando in silenzio viaggi e tradimenti, si tace completamente il fatto che Elvira segue l'artista dopo il matrimonio e dopo la nascita della figlia Fosca di cui la pellicola non fa nessuna menzione.
Elvira diventa il prototipo delle eroine delle opere pucciniane di cui il film mostra sempre la morte sul palcoscenico: quella di Manon Lescaut, di Mimì, Madama Butterfly e Liù.
Il film è noto anche in Francia con il titolo di Trois amours de Puccini perché oltre ad Elvira c'è il personaggio di Cristina, la cantante innamorata ai tempi del periodo milanese che ritrova il compositore quando è un'interprete affermata, diventando l'amante ufficiale che lo segue e lo sostiene nella carriera. Oltre a questo personaggio a cui è difficile attribuire un'identità storica precisa, c'è anche l'episodio della cameriera suicidatasi per l'amore non corrisposto del musicista, in realtà sappiamo che Puccini non aveva responsabilità dirette nella tragedia come racconta il bellissimo film del 2008, Puccini e la fanciulla.
Pucciniferzetti Nonostante la biografia fantasiosa, del resto è impossibile condensare quarant'anni di storia in un film, Gallone sa rendere piuttosto bene l'atmosfera del periodo, il segmento più riuscito riguarda proprio Doria (nel film Delia) perché la pellicola esce dai teatri di posa e dai fondali di cartapesta perle riprese sul lago in plein air, ispirate alla pittura dell'ottocento italiano.
Ad interpretare Giacomo Puccini c'è Gabriele Ferzetti, scomparso ieri all'età di 90 anni. Puccini è il primo film di cui l'attore sia assoluto protagonista e traspare sullo schermo tutta l'elegante ritrosia che caratterizza l'attività di Ferzetti, piuttosto somigliante al compositore e in grado di adeguarsi alle varie fasi della sua vita. Ferzetti vestirà ancora i panni di Puccini l'anno seguente in Casa Ricordi sempre per la regia di Gallone.
Nell'insieme il film è una classica produzione del suo tempo che però non è invecchiata male, grazie al technicolor e alla caratterizzazione del personaggio di Giocondo, interpretato da Paolo Stoppa: è l'amico rivale di Puccini, da sempre innamorato di Elvira, che diventa quasi la coscienza dell'artista standogli accanto nei momenti più difficili dell'esistenza.


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