Pudóre
Dal latino pudore(m), derivato di pudìre ‘sentire vergogna’.
Sostantivo maschile.
1. Naturale sentimento di riservatezza o di ritrosia verso ciò che concerne l’àmbito sessuale, la nudità e simili: il comune senso del pudore; gesti che offendono il pudore.
2. (estensione) Senso di discrezione, di rispetto di sé e degli altri, ritegno, misura: abbi almeno il pudore di tacere; il pudor mi fa vile, e prode l’ira (Foscolo).
Persona senza pudore: sfacciata, spudorata.
Pudìco
Dal latino pudicu(m), derivato di pudìre ‘sentire vergogna’.
Aggettivo [plurale maschile pudichi].
1. Che ha o mostra pudicizia: uomo, sguardo pudico.
2. (letterario) Riservato; umile: vid’io muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e ne l’andare onesta (Dante).
Una (parola) giapponese a Roma
Ippon ['ippon]
Voce giapponese, propriamente ‘bastoncino’, designazione eufemistica del dito alzato del giudice per assegnare il punto.
(sport) Specialmente nel judo e nel karate, punto ottenuto eseguendo efficacemente una determinata tecnica di combattimento.
Si dice pudìco, e non pùdico.
Bàda
Derivato di badare.
Sostantivo femminile.
(antico, letterario) Attesa, indugio.
Oggi solo nella locuzione tenere a bada: riferita a persona, tenerla in attesa; anche, controllarla, sorvegliarne le mosse.