La proposta di legge sulla “Regolazione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”, un quadro di riferimento certo per il settore delle energie rinnovabili in Puglia, ha ricevuto il via libera dal consiglio Regionale il 18 settembre 2012. Vediamone i contenuti nel dettaglio.
La Puglia ha così una normativa per la promozione dell’uso delle rinnovabili e recepisce le norme comunitarie e nazionali più recenti. Inoltre, la regione guadagna l’apertura al mercato del lavoro rivolto a giovani figure professionali, tra cui ingegneri, informatici e tecnici.
Sono state fatte delle scelte precise che vanno nella direzione di rinunciare tanto all’energia prodotta dal nucleare, quanto a quella che potrebbe essere prodotta dalla ricerca di petrolio nel mar Adriatico. “La Puglia” ha dichiarato Epifani, consigliere regionale “è ricca di risorse che l’uomo sa trasformare in energia pulita e sostenibile sotto ogni punto di vista, purché una legge ne regolamenti l’uso. Ed è quello che ci siamo imposti attraverso questa legge”.
La legge approvata indica la via da seguire:
- impianti innovativi;
- mobilità sostenibile;
- impianti di accumulo;
- efficientamento energetico degli edifici;
- nuovo piano energetico regionale che recepisce le direttive nazionali e comunitarie in tema di Burden Sharing (Leggi anche Rinnovabili e Burden Sharing, in Gazzetta il decreto)
In questo modo, la Puglia completerà il quadro energetico per raggiungere pienamente e in anticipo gli obiettivi del protocollo di Kyoto, già conseguiti in regione per la componente elettrica.
La legge coinvolge appieno i comuni nella nuova pianificazione, coinvolgimento che consentirà di effettuare un monitoraggio accurato sulle iniziative già in atto e sui soggetti proponenti, richiesto ai fini di una piena trasparenza di procedure e procedimenti.
Le nuove norme salvaguardano le iniziative già consolidate e in corso di realizzazione, prevedendo termini e adempimenti meno restrittivi per le imprese del settore già in possesso di autorizzazioni uniche, che devono superare i maggiori ostacoli posti dagli investitori per effetto del cambiamento radicale nel quadro normativo statale concernente le incentivazioni tariffarie.
Questo consentirà in futuro anche di prevenire ulteriori contenziosi amministrativi con gli operatori del settore. In particolare, il Quinto conto energia ha cambiato il mondo delle fonti rinnovabili: si è passati da un sistema di incentivi predeterminati a un sistema di incentivazione basato essenzialmente su meccanismi che prevedono delle procedure di ‘asta’ al ribasso a contingenti produttivi predeterminati..
La legge approvata introduce semplificazioni per gestire le modifiche progettuali frequenti nella fase esecutiva di realizzazione degli impianti, aumentando il ruolo dei comuni. È stata attuata una semplificazione delle procedure nella direzione delle imprese.