Sere fa parlavo con una persona e ho detto: “Più invecchio e meno ho rispetto per i libri, li leggo, certo, ma al primo segno di cedimento li abbandono”, al che mi è tornata in mente una frase di Kafka che avevo letto giusto qualche giorno prima, la frase dice: “Se il libro che leggiamo non ci sveglia come un pugno che ci martella il cranio, allora perché leggerlo?”
Al supermercato, accanto al reparto surgelati, ho visto una coppia sulla sessantina, lei con un abito colorato come un giardino botanico, lui alto e sportivo, con una leggera incurvatura nella schiena e una magrezza aristocratica, lei guardava lui e a un certo punto gli ha detto: “A che pensi?”, e lui ha risposto: “Alla luce di qua dentro. È la stessa di un obitorio”.