Le sue installazioni prendono vita solo se osservati da punti privilegiati. Inserisce forme geometriche nello spazio che lo spettatore può osservare e attraversare.
Piccoli schizzi di vernice che appaiono in modo disordinato tra edifici, muri, chiese e strade, si ricostruiscono in triangoli, cerchi e scritte grazie all’illusione, all’inquadratura, al punto di vista giusti.Il Bello secondo Giancarlo