Magazine Diario personale

Punto – linea – punto

Creato il 20 ottobre 2012 da Povna @povna

“Allora miei cari, avete visto? Ieri sera vi ho messo sul gruppo le indicazioni per il tema da fare in settimana. E poi, soprattutto, il link al testo che leggeremo come prossimo in questo strano autunno, ché è di nuovo ora”.
In classe ci sono la ‘povna, Earnest, la Pesciolina, Soldino, Teofilo e Piccolo Giovanni – nell’alba ancora buia, approfittano per scambiarsi convenevoli, e aspettano il suono della campana.
“Ho visto sì, professoressa: e mi sono subito ad andare a informare su chi fosse. Ho proprio l’impressione che mi divertirò, con questo libro!”. La Pesciolina sorride, e la ‘povna anche; del resto, lei è di quelle che l’anno scorso citava Luigi Tenco, e la ‘povna, quando ha deciso di regalarsi questa lettura insieme a loro, come già con l’Onda, sapeva bene che su di lei avrebbe potuto contare dal principio.
Ma non ha tempo di condividere nessuna di queste considerazioni, nemmeno a mezza bocca, e con se stessa, ché il vocione di Piccolo Giovanni si sovrappone nel buio della stanza a argomentare:
“Però, prof., se posso permettermi, dovrebbe metterli più brevi, i messaggi sul canale telematico. Perché così lungo io poi mi stufo parecchio, a leggerlo per intero!”.
“Ho capito, Piccolo Giovanni, ma forse la lunghezza era per spiegarvi bene tutto quello che c’era da sapere. E’ il primo compito di letteratura, quello di giovedì prossimo: mi sembrava importante che aveste tutto sotto mano”.
“Ho capito, prof., non ci avevo pensato, lo ammetto. Allora facciamo così: la prossima volta lei prende tutte le informazioni, e la spiaccica in tanti status diversi, così quando le vedo non mi prende male”.
“Ma, Piccolo Giovanni, e la coerenza?”.
“Eh, via, prof. e non si frigge mica con l’acqua, la coerenza si ricava”.
La campana suona, è tempo di dedicarsi alla storia alacremente. Ma la ‘povna non ha dimenticato, e quando torna a casa si diverte.
Apre il computer, entra nel gruppo. Scompone una frase, meditata e acconcia – “La ‘povna augura ai Merry Men un buon fine settimana” – nelle sue 41 lettere. E le compone, una per una, in altrettanti status telematici. Alla fine, ovviamente, aggiunge il suo commento: “Va bene così, Piccolo Giovanni?”.
Lui non risponde, ovvio. Ma una grandine cadenzata di “I like it” al suo scherzo le conferma che i suoi Uomini del bosco si divertono anche loro.

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