Lo "stacco" vero è stata la dodicesima giornata, quella precedente, che risale al primo dicembre. Essa "chiudeva" di fatto la prima parte della stagione, con tanto di attribuzione matematica del titolo virtuale di "campione d'inverno" a Tolone. Era stata caratterizzata da due scontri diretti, con vittoria di Tolosa su Clermont (30-22, tre mete a una, tardiva, buona per togliere il bonus offensivo ma non abbastanza da guadagnare quello difensivo) e del Racing che faceva suo il derby parigino con lo Stade (23-15, due mete a zero), mentre tutte le altre di testa guadagnavano i loro punti: Montpellier sul Bayonne (29-22, tre mete a una, Baschi avanti poi squadre pari fino all'ora di gioco), Biarritz sul Bordeaux (25-22, una meta contro due, in campo finalmente sia Yachvili che Harinordoquy), Perpignan oramai sicuro su Agen (39-13, cinque mete a due), Castres a Mont de Marsan (15-39, tre mete a zero) e infine Tolone in casa col Grenoble che altre ma non i provenzali soffrire fa (finale 39-3, cinque mete a zero con doppietta di David Smith e rientro del capitano dell'Argentina JM Fernandez Lobbe - in meta - alla terza partita giocata in stagione, schierato sette con Van Niekerk sei e Masoe in mezzo: Tolone è a un altro livello fisico, gioca con tre nr.8!).
Veniamo alla 13' giornata.
- La pausa ha cambiato qualche approccio, mentale prima che fisico: ne fa evidente spesa Tolosa, su cui pesa la sconfitta gallese in Coppa e cade nella più che annunciata imboscata a Grenoble, reduce per nulla spompata dalle vittorie londinesi in Euro Challenge: finale 15-6, il piede di Valentin Courrent supera quello di Sebastien Bezy, fratello di Nicolas trasferitosi a Parigi sponda Stade. Quarta sconfitta in campionato per Tolosa che ora si ritrova con nove punti di ritardo dalla prima, ma il cautissimo Guy Novés sa che la strada è ancora lunga e con quel meccanismo delle semifinali in campo neutro, sa che conta solo qualificarsi tra le prime due: "Il faut rester prudent. On est prudent quand on gagne, on va rester prudent quand on perd".
- Nell'anticipo di venerdì, Clermont esaltata dal doppio successo di Coppa su Leinster, s'era guadagnata lottando la vittoria a Bordeaux: 24-28, una meta contro due, quella dell'ex Scarlets Regan King al 50' stacca gli ospiti, che però vengono ripresi e risuperati in dieci minuti; servono due penalty siglati da Brock James appena subentrato a Skrela per chiudere il conto.
- Ad Agen il Tolone non s'affanna sul campo pesante e vince 9-15 col "metodo vecchio", cioè il piede di Jonny Wilkinson. Squadre sul pari al 70', quando Wilko sblocca il risultato con un drop dei suoi.
- All'ultima del terzetto di testa Tolosa s'aggancia Castres, grazie alla netta vittoria sul Racing per 31-10, quattro mete a una e bonus offensivo maturato con due doppiette, di Seramaia Bai e Romain Martial. Centrati attorno alla mischia ordinata che fa il suo dovere (e guadagna difatti una meta di penalità), i parigini che oramai da tempo non convocano più Mirco Bergamasco, LoCicero e Dellapé, si perdono nel gioco dinamico e subiscono tre mete su perdite del possesso.
- Corrente alternata per Montpellier, Biarritz e Stade: le prime due perdono il passo, la seconda riprende a vincere. Chi insiste nel momento positivo è Perpignan, che batte in casa Montpellier 30-19 (due mete a una, tutte di tight five forward, due piloni e un lock) pur tra qualche mugugno di Galthié verso l'arbitro, da lui raggiunto e apostrofato mentre esce dal campo a fine del primo tempo, manco fosse un Mancini qualsiasi ai tempi dell'Inter. I parigini invece fermano Biarritz vincendo in casa 36-23, due mete per parte e Jerome Porical a piazzar di più e più preciso di Yachvili.
- Riscatta il Paese dei Vascones la vittoria di Bayonne su Mont de Marsan, 39-13, cinque mete a una. Un must win che allontana le parti basse della classifica. Ora ci sono sette punti tra la prima e la seconda e altrettanti tra la 11' Racing e la 12' Bordeaux, che se la deve vedere con Agen a un punto per la seconda retrocessione.