
Le notti gonfie di sapori
che a volte stendono
i silenzi arquati e i musi duri
di chi non riesce a dormire.
Aloni che si confondono
con le ombre e le sagome di cartoni.
Mentre il vento spinge
fogli di carta e versi.
Le parole di chi solo
scriveva solo per se.
frantumano l'imbarazzo
di chi immaginava
di essere sempre da solo.
Potrebbe anche bastare il vento,
in fondo sa accarezzare
e portare via le foglie aride
di un autunno sempre puntuale
a segnare i confini indifesi
di chi si nutre di silenzio
e puntualissime aurore.
