Magazine Curiosità
E pensare che non son superstiziosa ,invece mi sa che avevano ragione quelli che dicevano" Bisesto anno funesto" .Un annoiniziato in un modo orrendo,in modo così orribile da non riuscire nemmeno a raccontarlo,infatti in quel caso le parole scritte ,solitamente a me tanto amiche nonsono servite ,anzi, non ne volevan proprio sapere di uscire fuori. Ci sonstate perdite di amici che non avresti mai pensato di dover salutare cosìpresto,ci sonstate amiche la cui salute ti ha preoccupato e persone a te vicine che hanrischiato di morire e son salve per miracolo. Sonmalinconica…Per chi sen’è andato troppo presto lasciando lacrime e dolore a chi è rimasto e volevacontinuare il suo cammino accanto a lui.Son malinconicapensando a mio babbo che vedevo così forte e che invece, inevitabilmenteinvecchia.Sonmalinconica perché penso che il tempo passa,le persone invecchiano e troppein questi primi mesi di sto bisestile maledetto non ce l’hanno nemmeno fatta adinvecchiare…Sarà iltempo,sarà la noia ma l’ironia in questi giorni non sempre mi aiuta.Stamani mison svegliata con una canzone in testa , non mi ha fatto bene in realtà ,per quanto adori il Maestro Guccini. Mi ha fattopensare a come mi sentivo e descriveva in pieno le sensazioni di questo stranoe non positivo periodo .Spero chequesto inverno di lascrime e dolore finisca in fretta,spero smetta di piovereespero che spunti finalmente il sole. Spero inizipresto la primavera, spero inizi per tutti e dentro ognuno di noi,Voglio vedere il sole splendere in cielo,vogio vedere le mie amiche che soffrono sorridere , voglio vedere i miei genitori in forma e sereni. Voglio una primavera che cancelli quest'inverno di lacrime . La voglio per me e per voi,per chi se n'è andato troppo presto ,per chi nonstante tutto è dovuto rimanere , e per tutte le persone a cui voglio bene .
Guccini "E un giorno"
E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi
che non sono più quei fantastici giorni all'asilo
di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi
le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo...
E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori t'aspetta e tu quasi ti arrendi
capendo che a battito a battito è l'età che s'invola...
E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano,
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano,
sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi fra realtà e sperare
e sospesi fra voglie alternate di andare e restare...
di andare e restare...
E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina,
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
di cose incredibili e di caffellatte in cucina...
E la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati
persi in mezzo ai tuoi libri e regali che neanche ricordi,
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi...
E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si fa più distratto,
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto...
E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire,
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire...
che sogni gestire...
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
capirai che altra gente si è fatta le stesse domande,
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande...
I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati,
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
come oggetti di bimba, lontani ed impolverati,
troverai nuove strade, altri scopi ed avrai nuovi amici...
Sentirai che tuo padre ti è uguale, lo vedrai un po' folle, un po' saggio
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio,
la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire: " io ho sempre tentato,
io ho sempre tentato... "