In realtà tutto questo era nelle cose e così Il Fatto e Micromega che hanno avvalorato l’idea della Puppato come personaggio “alternativo” nel Pd, dandole spazio e firmandole un salvacondotto mediatico per presentarsi come il nuovo, raccolgono solo ciò che hanno seminato. Bastava leggere il Simplicissimus o magari dare un’occhiata a alla politica del Veneto dove la signora – capogruppo del Pd in Regione – era quella che aveva aperto tutta la sanità ai famigerati movimenti per la vita, sostenendo che era stato “battuto l’oscurantismo”. Così forse si sarebbe potuto riflettere meglio sul caso della Puppato Jekill che alle primarie si presenta come difensora dei diritti civili e lady Hide che invece si batte con vigore contro la 194.
Una doppia personalità, figlia di un camaleontismo di casta oltre che di chiara marca democristiana, attivatosi anche nella vicenda dell’attacco alla Costituzione e naturalmente disponibile a qualsiasi cosa pur di conservare la poltrona. Tutto questo era possibile riconoscerlo fin dall’inizio e avvertirlo assai prima di un tradimento più che annunciato.
Comuque a futura memoria,ecco i post risalenti a più di un anno fa in cui la vicenda Puppato viene messa sul tavolo anatomico, con le sue risposte indirette e i suoi silenzi diretti.
Veneto, attacco alla 194: sorpresa, la pasionaria antiborto è la Puppato
La disonestà politichese della Puppato: le false smentite e le vere menzogne
Puppato’s memories. Donne, discriminazioni da medioevo, ma lei tace.