PS4
TESTATO SU
PS4
Genere: Strategia
Sviluppatore: VooFoo Studios
Produttore: Ripstone Publishing
Distributore: Sony
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 2
Data di uscita: 11/04/2012
Graficamente ottimo Assenza del cross-play (almeno al momento)
Buoni tutorial introduttivi Modalità multiplayer da rivedere
Ripstone e VooFoo Studios hanno annunciato pochi giorni fa che Pure Chess giungerà su PS4 il prossimo il 16 aprile. Parliamo del gioco di scacchi uscito un paio di anni fa su PlayStation 3 e PS Vita, sbarcato successivamente su piattaforme Nintendo e dispositivi Android e iOS. Contenutisticamente non vi sono differenze, con il gioco venduto a 6 euro, oppure 12, comprensivo di tutti i DLC; entrambe le versioni godono di uno sconto aggiuntivo per gli abbonati al PS Plus. Gli unici miglioramenti appartengono all’aspetto grafico.
COME DIVENTO IMBATTIBILE!
Il titolo di Ripstone e VooFoo Studios inizia come altri giochi di scacchi, solitamente, non consentono: col tutorial. Grazie ad una ampia sezione di consigli utili, mosse e regole, Pure Chess tenta di avvicinarsi anche verso chi il gioco degli scacchi lo conosce poco o assolutamente per niente. D’altronde, l’obiettivo in questo titolo è uno e semplice: vincere, o almeno provarci, facendo uso di buona logica e strategia, determinazione e mosse utili per l’attacco e la difesa di pedine indispensabili per le sorti della partita. Le modalità di gioco sono giusto tre, a cui si aggiunge l’inutile modalità online tramite mail: Esibizione, Partite Bonus e Torneo. La prima consente la personalizzazione di molteplici aspetti riguardanti la partita che andremo ad affrontare, come la difficoltà della CPU (10 i livelli inseriti) ed il tipo di pedine; la seconda è invece suddivisa in cinque parti, ognuna composta da ben 20 sfide da portare a termine. L’obiettivo, in tal caso, è arrivare allo scacco matto con un numero massimo di mosse, e a match in corso. L’ultima, Torneo, ci dà la possibilità di raggiungere il “tetto del mondo” attraverso tre tornei di livello via via crescente.
Il grado di sfida, anche a livelli di difficoltà normale, è ben concepito e ciò restituisce fasi di divertimento più che accettabili anche se non si è così appassionati del gioco da tavolo. Il fattore su cui VooFoo Studios ha puntato tutto è quello dell’aver voluto concedere ad ogni videogiocatore la possibilità di migliorarsi e, seguendo i consigli e portando a termine tutte le sfide, i miglioramenti sul piano del gioco, sia in termini di strategia pura che di intuizione nell’effettuare la mossa giusta al momento giusto, risultano davvero evidenti con appena un paio di sessioni da qualche buona ora di gioco.
UN BUON LAVORO, COMPIUTO A METÀ
Dove il team di sviluppo non ha sicuramente fallito, è sul versante grafico. Pure Chess, infatti, mette in mostra grafiche in Full HD con tanto di effetto 3D. La realizzazione delle scacchiere e di ogni piccolo particolare che le compone, a partire dalle singole pedine, è degno di nota; tante le varianti realizzate, acquistabili anche per mezzo di DLC, per una qualità globale sempre esaltante. In questa edizione per PS4 c’è poi qualche miglioramento in grado di regalare qualche soddisfazione visiva in più tra una partita e l’altra. Per l’aspetto audio, invece, abbiamo qualcosina da ridire. Sebbene le tracce ed i generi musicali selezionati siano quelli più indicati per “vivere” una esperienza del genere, qualche brano più indicato per un pubblico alle prime armi non avrebbe fatto male.
Purtroppo dobbiamo segnalare che il gioco non ne approfitta per aggiungere la funzionalità cross-play con le console di casa Sony, anche se questo discorso merita qualche approfondimento aggiuntivo. Reo di non aver inserito questa feature all’uscita due anni fa, segnalata di fatto da noi come una mancanza, il team di sviluppo ha poi aggiustato il tiro sotto questo aspetto con l’uscita su 3DS e Wii U. Il motivo che vede Pure Chess privo ancora una volta di questa feature sulle piattaforme PlayStation va ricercato nella volontà dello sviluppatore e del publisher di convincere Sony ad estendere la funzionalità cross-play non solo a PS3 e PS Vita, ma a tutti i dispositivi su cui il gioco è disponibile. I discorsi sono già avviati ma non ci sono novità in merito. Questa lacuna si trova quindi parzialmente giustificata perché se da un lato c’è la volontà di utilizzare il cross-play al massimo del suo potenziale, dall’altro lato gli utenti si vedono, al momento, privi di questa opzione e di concerto ridotto anche il bacino d’utenza. Ancor più grave la mancanza di una vera modalità di gioco online. Se sul primo aspetto, tenendo conto del prezzo di circa sei euro richiesto a versione, si potrebbe anche sorvolare, l’assenza dell’online rappresenta una grave mancanza per un prodotto del genere. Ci sono degli slot con cui poter avviare con altri utenti solo delle partite asincrone, privando i giocatori della possibilità di mettersi alla prova in sane competizioni.
IN CONCLUSIONEPure Chess su PS4 è un semplice porting che porta l'esperienza del gioco degli scacchi sulla nuova console di casa Sony. Il valore del titolo a distanza di due anni rimane il medesimo perché i contenuti sono gli stessi ed i miglioramenti alla già ottima realizzazione grafica non aggiungono niente di significativo. Dei due principali difetti di cui peccava l'originale uscito su PS3 e PS Vita, uno, la mancanza del cross-play, potrebbe essere risolto, l'altro, il multigiocatore, è rimasto esattamente com'era, povero ed anacronistico. Il supporto al Cross-Buy e la disponibilità di un bundle che comprende tutti i DLC potrebbero comunque ingolosire chi da tempo voleva comprare un gioco di scacchi. ZVOTO 6