Bastone e carota di Vladimir Putin verso l’Occidente al Forum economico di San Pietroburgo. Il capo del Cremlino ha assicurato che la Russia ”è aperta al mondo” e continuerà a cooperare con “i suoi tradizionali partner occidentali”, ma ha avvertito che è pronta a guardare a Oriente.
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Putin: “Dalle sanzioni danni all’Europa per 100 miliardi di dollari”. Il premier russo, Vladimir Putin, dopo aver assicurato che continuerà a collaborare con l’Europa ha snocciolato alcune cifre sul mercato orientale: se il volume annuo dell’interscambio commerciale con la Cina arriverà presto a 200 miliardi di dollari, per l’Unione europea i danni causati dalle sanzioni imposte a Mosca ”potrebbero arrivare a 100 miliardi di dollari”, quasi 90 miliardi di euro. ”Qualcuno ha parlato di perdite per i produttori europei che ammontano a 40-50 miliardi di dollari”, ha ricordato Putin, “gli ultimi dati che ho sentito dall’Europa indicano che potrebbero sfiorare i 100 miliardi”.
Le smentite da parte dall’Unione Europea, mentre Putin si rivolge agli Usa. Cifre che fonti Ue hanno ridimensionato, spiegando peraltro che la contrazione delle importazioni di Mosca è legata anche alla recessione russa. Poi il capo del Cremlino si è rivolto agli Stati Uniti, spiegando che decisioni “globali” come quella adottata 13 anni fa da Washington di abbandonare il trattato Abm, che vieta la sperimentazione e l’attuazione di una difesa anti-missile, spingono il mondo verso una nuova Guerra Fredda. Soprattutto Mosca si ribella a chi vorrebbe imporle la propria volontà”: “Non bisogna parlare il linguaggio degli ultimatum con noi”, ha affermato Putin.
L’aiuto di Putin verso la Grecia ed il premier Alexis Tsipras. Al Forum era presente anche il premier greco, Alexis Tsipras, a cui Putin ha teso la mano nel pieno della tempesta dei negoziati con l’Ue sul debito. E’ stato annunciato che Russia e Grecia prepareranno entro novembre un memorandum per lo sviluppo della cooperazione economica bilaterale e nel frattempo è stata raggiunta un’intesa per il passaggio del gasdotto Turkish Stream in territorio greco e avrà una capacità annua di 47 miliardi di metri cubi di gas. Il Cremlino ha fatto sapere che nel colloquio tra Puitn e Tsipras non si è parlato di aiuti ad Atene, ma nel 2014 le sanzioni hanno ridotto del 40% anche gli scambi tra i due Paesi amici, legati dal comune substrato religioso ortodosso. Per il premier greco “il circolo vizioso delle sanzioni occidentali” contro la Russia ”deve finire al più presto” privilegiando l’attuazione degli accordi di Minsk per l’est dell’Ucraina. Tsipras ha lanciato un appello all’Ue perchè ritrovi “la sua strada tornando ai principi e alle dichiarazioni originari: solidarietà, equità e giustizia sociale”. “Le misure di austerità portano al nulla”, ha affermato. (AGI)