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Seguendo pedissequamente la cronaca di questa "mignottocrazia" (come recita anche l'omonimo libro di recente uscita di Paolo Guzzanti, edizioni Alberti) mi preme fare un distinguo tra puttana e troia, dando per scontato che una sfumatura di significato per me esista eccome. Basta, mettere tutto nel grande calderone degli insulti....Anche gli insulti hanno una loro semantica, una loro etimologia, un loro non detto, un loro perché. Non basta che raggiungano il loro scopo, cioè offendere, è interessante l'offesa (o il complimento masochista) se ben scelta e calibrata, per la persona adeguata.
Ecco perché "puttana", rimanda al quantitativo, mentre "troia" al qualitativo generico.
In altri termini: una troia può essere fedele, mentre per una puttana è contraddittorio. Perché?
Nel concetto-chiave di puttana, rimane sempre e comunque il rapporto mercenario, ed anche quando manca effettivamente la transazione in danaro, esso denota sempre e comunque la ricerca di più uomini, la donna di tutti.
Quindi la "puttana" è più legata all'antifedeltà, al darsi via incondizionatamente, all'arte del raggiro nel tentativo di capitalizzare danaro o ottenere favori di qualunque sorta come ricompensa del sesso, la "puttana" è più calcolatrice, disumanizzata, conta con quanti uomini va, non con quali va.
La "troia" (che può essere al tempo stesso una puttana) si rispecchia nel proprio comportamento sessuale. Seguendo proprio il significato della parola (il cui sinonimo è "scrofa") la troia è una sporcacciona incondizionata. Che poi questo essere sporcaccione lo si riferisca alla presunta immoralità di concedersi a tanti uomini (puttana) o all'ingordigia verso certe pratiche o comportamenti sessuali smodati è un fatto di pura soggettività. Per quel che mi riguarda la troia, come detto, punta al qualitativo, cioè, al modo di fare sesso e al tipo di uomo scelto con cura....e appunto può farlo in maniera veramente "sporca" e perversa, non badando dunque ad alcun pudore o qualsivoglia etica. Ecco perché al limite ci può essere una moglie troia col marito, ma non puttana....Quando però le due figure si sposano insieme, siamo di fronte a un' apoteosi del libertinaggio e allora in quel caso chiamare qualcuno "troia" o "puttana" non c'è molta differenza. Di certo una donna del genere è meglio che non sposi una persona che creda nella famiglia, ma mi pare una sciocchezza fin troppo evidente. Di certo questi "spunti" ironico-lessical-filosofici possono almeno porre qualche differenza non troppo scontata.....Stasera vi ho insegnato qualcosa.