Una banana geneticamente modificata per salvare da fame e malnutrizione milioni di africani: il progetto è dell’ateneo australiano Queensland University of Technology (Qut), sostenuto dalla Bill and Melinda Gates Foundation, al quale la stampa occidentale e dei paesi del Sud del mondo sta dando ampio risalto.
Il frutto, già soprannominato super-banana, viene arricchito di alfa e beta-carotene, quindi il suo colore tende all’arancione.
Sarà in grado di sopperire alla carenza di vitamina A – che colpisce soprattutto i più piccoli – e alle sue conseguenze, che portano cecità, indebolimento del sistema immunitario, malformazioni ossee e ritardi nello sviluppo.
La sperimentazione è già arrivata alla fase del test sull’uomo negli Stati Uniti, dove gli effetti sull’organismo saranno misurati per un minimo di sei settimane e con dei controlli estesi nel tempo.
La scelta dei ricercatori è ricaduta sulla banana poiché compatibile con le alte temperature e già oggi coltivata in gran parte dei paesi africani.
La variazione genetica, oltre a rendere il frutto più vitaminico aumenterà anche la sua resistenza a parassiti e cambiamenti climatici.
In base ai programmi, dopo i test e il trasferimento della tecnologia le prime piantagioni potrebbero essere coltivate in Uganda nel 2020, per poi estendersi a Rwanda, Kenya, Tanzania e alcune regioni della Repubblica democratica del Congo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)