Qassem suleimani: daremo ad hezbollah missili con gittata 400 km

Creato il 20 maggio 2013 da Nopasdaran @No_Pasdaran

Il movimento terrorista libanese Hezbollah – “Partito di Dio” – è uno dei proxi principali dell’Iran nel mondo (forse il principale). Tramite Hezbollah, infatti, Teheran non solo minaccia direttamente Israele, ma si garantisce il controllo sul sud del Libano e una profondità strategica che raggiunge il Mediterraneo. E’ soprattutto per questo, infatti, che la Repubblica Islamica sta lavorando a pieno ritmo per garantire la sopravvivenza del regime siriano.

Come noto, elementi di Hezbollah e dei Pasdaran combattono quotidianemente al fianco dell’esercito di Bashar al-Assad, uccidendo giornalmente decide di civili siriani. In questi ultimi giorni, ad esempio, la battaglia principale da loro combattuta si è svolta presso la città di al-Qasyr – vicino al confine tra Siria e Libano. Dopo lo scontro, come denunciato dagli attivisti siriani, sul terreno sono rimasti oltre 40 morti.

Considerando le difficoltà del regime siriano, Teheran sta ora pianificando di aumentare il raggio del conflitto. Secondo l’agenzia di stampa iraniana Fars News, vicina ai Pasdaran, una fonte molto vicina al capo della Forza Quds Qassem Suleimani, avrebbe rivelato l’intenzione dell’Iran di fornire ad Hezbollah nuovi missili, questa volta con gittata 400 Km. E’ molto interessante notare che, missili di simile gittata, rivelano la vera intenzione del regime iraniano: distanza che separa il Libano dal sud di Israele, ad esempio, è di circa 250 km. In questo senso, per Teheran avrebbe poco senso dare ad Hezbollah missili di gittata maggiore, sia per una questione di costo che di rischio di conflitto diretto con l’aviazione israeliana.

Una gittata di 400 km, però, permetterebbe ad Hezbollah di avere in mano un’arma che minaccia direttamente il suolo della Turchia, della Giordania e di parte dello stesso territorio egiziano, precisamente l’area del Sinai (che dista circa 350 km dal sud del Libano). Una simile analisi, quindi, conferma l’intenzione del regime iraniano di sostenere la creazione di uno Stato Alawita in Siria, nel caso di una caduta definitiva di Bashar al-Assad. Questo Stato verrebbe protetto all’interno dalle rimanenze dell’esercito siriano e dalla creazione di una organizzazione gemella di Hezbollah (annunciata già da Teheran). All’esterno, quindi, la protezione dello Stato Alawita verrebbe affidata alle azioni di destabilizzazione organizzate dai Pasdaran e ai missili di Hezbollah, pronti a colpire i Paesi dell’area nel peggiore dei casi.

Ancora una volta le mani degli Ayatollah sono pronte a mietere nuovo dolore e spargere altro sangue… 


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