Perché non sfruttare i tetti dei gradi serbatoi idrici per trasformarli in centrali solari? Dev’essere quello che hanno pensato alla Kahramaa, multiutility del Qatar che ha dato avvio a un grande progetto di energia rinnovabile.
Un’iniziativa che intende sfruttare tutte le potenzialità offerte dall’energia solare, e che spazierà dal fotovoltaico al solare termico sino al termodinamico.
“Intendiamo ottimizzare l’utilizzo delle superfici piane delle infrastrutture, come ad esempio i tetti delle stazioni della rete elettrica e dei serbatoi idrici, per raggiungere una capacità produttiva di 200 MW entro il 2020” ha dichiarato il direttore per gli Affari tecnici di Kahramaa, Ahmed Nasser al-Nasser.
Un obiettivo certamente sfidante, ma anche coerente con quanto annunciato dall’Emirato lo scorso anno in occasione della Conferenza sul clima di Doha: riuscire a tagliare il traguardo degli 1,8 GW di energia solare entro il 2020.
Non solo, perché anche il Programma Nazionale per la sicurezza alimentare del Qatar, istituito nel 2008, prevede l’autosufficienza alimentare da raggiungersi anche attraverso la produzione di energia sostenibile destinata ad alimentare gli impianti di desalinizzazione.
Infine, il Ministero dell’Energia e dell’Industria ha recentemente annunciato che il primo target del Piano sarà quello di avviare un progetto pilota da 5-10MW fotovoltaici per la dissalazione dell’acqua marina nel Duhail.
[foto da zeroemission.eu]