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Quade Cooper dice no alla nazionale

Creato il 28 settembre 2012 da 22metri @22metri

La polemica tra l'ARU (federazione australiana rugby) e Quade Cooper ha assunto nuovi risvolti dopo un'apparizione in televisione del mediano d'apertura dei Queensland Reds al programma di Fox Sports The Rugby Club.
Cooper è attualmente infortunato e quindi non è stato convocato per l'incontro di domani alle 17:00 tra Sud Africa ed Australia, quinto turno del Rugby Championship.
Cooper la settimana scorsa aveva espresso i propri commenti negativi attraverso twitter  sia contro l'allenatore Robbie Dean sia in generale contro l'ambiente della nazionale.
Durante l'intervento televisivo Cooper ha confermato il suo giudizio sull'ambiente della nazionale verde oro come "tossico" e nocivo della sua salute sportiva.
"Sto solo cercando di essere al meglio delle mie possibilità" ha detto Cooper "e per questo non voglio essere a contatto con tale ambiente, per continuare
a migliorare come persona e come atleta devo essere nell'ambiente migliore possibile" ha continuato "e sento che quell'ambiente mi sta distruggendo a livello personale e professionale, per questo non posso rappresentare il mio Paese al meglio".

Quade Cooper dice no alla nazionale

Quade Cooper - fonte en.wikipedia.org


Alla domanda se fosse disposto a scendere in campo domani se non fosse infortunato, Cooper ha risposto negativamente: "No, ripeto, nell'ambiente della nazionale al momento non mi sento a mio agio, e se non è così e se non sento di poter rendere al 100% per il mio Paese e per la maglia oro, è un grosso problema" ha aggiunto Cooper.
La prestazione di Cooper nel match contro l'Argentina riaggiustato nel finale da una meta di Digby Ioane non è stata delle migliori, soprattutto nel primo tempo, ed ha attirato commenti negativi da parte di molti giornalisti australiani, sempre critici con la funambolica apertura dei Reds.
"Tutto ciò che è accaduto prima della gara si è visto sul campo, non solo a mio livello personale, ma da come ha giocato tutto il team, era veramente una squadra infelice," ha commentato Cooper
"Abbiamo vinto la partita e sembra come avessimo perso e, da come si sono espressi i dirigenti e lo staff, è praticamente stata una sconfitta. Non è un ambiente positivo per un giocatore. Vorresti uscire dal campo, anche se hai vinto con il minimo vantaggio, e festeggiare negli spogliatoi, sapendo di aver vinto la partita, dare confidenza ai giocatori ed assicurarsi di avere la fiducia degli allenatori e dei compagni di squadra per affrontare li prossimo match".
Commenti ai quali non si può, con il massimo rispetto per l'Argentina, non far notare come dall'Australia in casa contro i pumas ci si aspetti più di vittoria risicata, strappata negli ultimi minuti. Ma bisogna anche vedere queste dichiarazioni nel contesto di una ARU lacerata dalla voglia di onorare il contratto di Deans, accolto come il salvatore della patria nel 2008 dopo i successi con i Crusaders, ed ora visto come uno scomodo e non vincente bagaglio.
Non bisogna neppure scordare che l'allenatore in pectore dell'Australia è da tutti individuato in Ewen McKenzie, ex allenatore ed ora direttore delle operazioni ai Queensland Reds, non a caso squadra dove milita Cooper e dove egli ha vinto il suo per ora unico titolo di Super Rugby.
L'ARU non ha commentato ufficialmente le dichiarazioni di Cooper, ma ha fatto sapere di aver mandato al giocatore una e-mail, senza renderne noto il contenuto.

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