C'è un post scritto nel lontano 2010 che continua ad avere molto successo in questo blog ed è sempre al primo posto nelle statistiche di Blogger. In quel post chiedevo quale era il miglior posto per vivere in Brasile, considerando il livello di vita e il fatto di essere italiano, quindi abituato a un clima e a un modo di vivere diverso. Devo dire che ho ricevuto molti commenti e consigli a riguardo, e ringrazio moltissimo tutti quelli che in qualche modo hanno voluto aiutarmi in questa epica scelta.
Ora però faccio il contrario
Quella santa donna di mia moglie, durante certe crisi esistenziali che avvengono in tutte le famiglie, ogni tanto mi guarda serio e mi dice: "Torniamo in Italia". Io la guardo sorridendo, e le spiego che purtroppo non è possibile per noi tornare a vivere in Italia. Non ho la possibilità di rifarmi una vita in un altro paese, non ho i mezzi necessari per comprare tutto quello che serve e in Italia è ancora difficile trovare un lavoro. Penso seriamente che la mia vita e il mio futuro ormai è qui in Brasile e mi basterebbe avere qualche problema in meno e qualche soldo in più per vivere serenamente, senza troppe pretese. Però quest'idea di vivere in Italia, oltre ovviamente a farmi piacere, mi ha incuriosito.
Così sono andato a cercare in rete qualche dato sui costi delle città italiane, giusto per avere un'idea, ma bene o male sono venute fuori informazioni già note o poco dettagliate.
Per esempio si vede che al Sud la vita costa meno. Secondo una ricerca fatta dal Istituto per le Ricerche Economiche e Sociali, la spesa di una famiglia italiana è più cara a Roma o Milano che a Terni o Ascoli:
Secondo invece un'altra ricerca fatta da Il Sole 24 Ore, la città più cara risulta essere Rimini, mentre quella più economica Potenza. QUI l'articolo in questione.
E ancora, secondo un'altra ricerca, Aosta risulta essere la città più cara d'Italia e Siena (!) la più conveniente:
E' Aosta la città più cara d'Italia, dove il carrello della spesa arriva a costare fino a 800 euro in più l'anno. Secondo un'indagine condotta dal Codacons, insieme al sito specializzato www.spesafacile.com, il capoluogo valdostano batte infatti tutte le altre 109 province italiane, arrivando a costare ben il 28% in più rispetto alla provincia più economica, Siena. Lo studio ha preso in esame un paniere composto da 28 beni, rappresentativi della spesa settimanale tipo di una famiglia media. Nel carrello sono stati inseriti quindi generi alimentari come latte, uova, pane, pasta, carne bovina, e beni legati alla persona come sapone, detersivo e dentifricio. Il risultato indica Siena al vertice della classifica del risparmio.
Quasi inaspettatamente infatti nella provincia toscana per acquistare il paniere di beni individuato, si spende meno in assoluto: 49,83 euro. La provincia più cara invece proprio Aosta dove, per i medesimi prodotti, si spendono 63,83 euro, ossia 14 euro netti in più di Siena (+28%). Tra le città più economiche figurano molte città del Sud: al secondo posto si piazza infatti Vibo Valentia (50,29 euro) e al terzo Potenza (50,98 euro). Al contrario tra le più care sono soprattutto città del Nord. Il Codacons evidenzia proprio che tra le città meno convenienti vi siano ben tre province della Lombardia (Lecco, Varese e Sondrio) e tre del Piemonte (Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola).
Guardando ai prodotti inseriti nella lista della spesa, alcuni registrano prezzi estremamente diversificati a seconda della città: ad esempio il riso (1 kg) lo si può trovare a 1,50 euro a Potenza e a 4,84 euro a Nuoro, con una differenza che arriva al 220%; il tonno in scatola (confezione da 3 x 80 gr) passa da 1,80 euro di Siena a 4,49 euro di Aosta (+149%); 12 rotoli di Carta igienica costano invece 6,98 euro nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola e 3,35 euro a Isernia (differenza del 108%). ''Le differenze esistenti tra le varie città d'Italia sotto il profilo dei prezzi al consumo, incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie e sul loro potere d'acquisto - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - Basti pensare che, facendo una spesa completa (non solo i 28 beni dello studio) nella città più conveniente, a fine anno si avrà un risparmio pari a circa 800 euro a famiglia rispetto alla città più costosa''.
Fonte: Wineuropa.it
Insomma, capire dove la vita costa meno è molto difficile. Ma aldilà dell'aspetto economico (a mio avviso molto importante, perché, parliamoci chiaro, chi ha i soldi sta bene sia a Milano come a Catania o São Paulo) un altro aspetto da considerare è la qualità della vita, e qui i dati si capovolgono, o per meglio dire, rimangono uguali, nel senso che le città del Nord sono quelle con il miglior livello di vita, mentre quelle del Sud le peggiori. Fonte: Idealista
Ma allora, un povero Cristo senza soldi che vuole vivere in Italia, quale città dovrebbe scegliere? Di sicuro, se dovessi considerare solo il clima e i gusti personali, sceglierei come destinazione, che so, il Trentino Alto Adige, ma considerando i gusti e i bisogni di mia moglie penso che sia meglio vivere in qualche località del Sud, magari vicino al mare. Torno a precisare che non é mia intenzione tornare in Italia, anche se mi piacerebbe. È solo una curiosità che mi é venuta. Quindi, secondo voi... qual'è il miglior posto per vivere in Italia?