Oggi si celebra la Giornata della donna, nata per ricordare i diritti e le conquiste sociali ottenuti nell’ultimo secolo dalle donne, si celebra in tutto il mondo, ed è un bene ricordare l’eroismo delle Donne che hanno rivoluzionato il valore e l’importanza del genere femminile, però noto anche un non so che di eccessivo, quasi un esagerare sforzandosi di innalzare il ruolo della donna nella società, a discapito degli uomini, e questo mi sembra diventi alla fine un ridicolizzare il tutto.
Sono cresciuta in una famiglia composta per la maggiore da maschietti, nei miei anni di scuola, sport e nel posto di lavoro ho avuto modo di relazionarmi con l’altro sesso e raramente ho subito atti discriminatori, non è mai mancato il rispetto, se litigi e discussioni ci sono stati, sono avvenuti come sarebbe accaduto tra due persone dello stesso sesso.
E’ vero che sentiamo di tanti fatti orribili a scapito delle donne ma questo non ci deve portare a creare discriminazioni sessiste o ideologie rigide e ottuse. Io penso che in questa società moderna le donne abbiano trovato il loro posto e nessuno, credo, desideri togliercelo via, le donne determinate, capaci e in gamba ottengono i loro successi, le donne forti sanno gestire le situazioni che la vita ci pone davanti.
Penso che il valore che è stato riconosciuto alle donne grazie a chi nel passato ha lottato e a chi ha creduto in loro, debba essere oggi mantenuto e portato avanti, senza però stravolgere i ruoli che ci appartengono per natura.
Oggi le donne godono dell’eguaglianza giuridica e di tutti gli stessi diritti degli uomini, è stato conquistato il diritto di voto, possono disporre del denaro guadagnato col proprio lavoro e possono accedere a professioni e a stili di vita un tempo prerogativa del sesso maschile, questo processo di emancipazione femminile è stato lungo e controverso e ha interessato tutti i continenti e probabilmente subirà ancora delle evoluzioni che, se avverranno con fine costruttivo ben vengano ma, per come la vedo io, lo so che è un argomento delicato, spero che lo scopo sia realmente l’uguaglianza e non una corsa alla prevaricazione di un genere sull’altro.
Alla Donna giustamente è stato riconosciuto il diritto alla realizzazione personale ed all’affermazione sociale ma credo, fermamente, non debba dimenticare il suo ruolo unico e peculiare che è quello di essere madre, pensiamo alla diminuzione delle nascite causate in gran parte da motivi economici, certo ma, anche da un diffuso egoismo personale, o dal desiderio di inseguire solo la carriera e il guadagno.
Chiudo dicendo che è importante riflettere a ascoltarci dentro, si può essere emancipate ed affermate professionalmente pur continuando ad essere mogli e madri, è un compito arduo e faticoso, ma nobile, altruista e pieno di vere soddisfazioni, quelle che durano e restano per sempre.