Il mio consiglio di lettura per questo venerdì è dedicato a ciò che i bambini vorrebbero non sapendo di avere di meglio.
Tempo fa ho fatto uno scherzo da vera antipatica. Dovevamo cambiare ufficio, perchè era scaduto il contratto di affitto e non si poteva rinnovare. E’ iniziata la ricerca di un ufficio simile il più possibile al nostro . Ogni giorno tutti cercavano annunci, ma non si trovava una soluzione che andasse bene. Ogni proposta veniva bocciata subito: troppi locali, pochi locali, troppe finestre, poche finestre, ecc. Come spesso accade, quando si offre a una persona la possibilità di giudicare subentra quell’idea di onnipotenza che oscura il buon senso. Da vera antipatica ho recuperato la planimetria dell’ufficio che stavamo occupando e che tutti adoravamo, ho cancellato un muro (tra l’altro non portante) e ne ho aggiunto uno. Fatte le mie belle fotocopie un po’ scurite (mai vista una planimetria leggibile) le ho distribuite. “Non ci stiamo”. “E’ troppo piccolo”. “Manca la sala riunioni”. Quando ho confessato l’artefatto, ci sono rimasti malissimo (mi hanno tolto il caffè per punizione) e hanno cambiato modo di valutare gli annunci.
Non ho perso il vizio di fare scherzetti del genere: adesso li faccio ai miei bambini.
“Ti piacerebbe una casa dove hai una bella camera piena di luce per mettere i tuoi giochi e una libreria enorme piena di libri per bambini?” Benissimo: ce l’abbiamo già, vai e sii felice.
“Ti piacerebbe un amico che ti difende sempre, che è pronto a giocare con te in ogni momento e che ha i tuoi stessi gusti?” E’ tuo fratello con cui sei pane e nutella.
Capito il trucco, diventa un gioco che fanno anche loro, descrivendo giocattoli, magliette, libri. Sto allevando dei piccoli antipatici, però mi piace pensare che cambino prospettiva ogni tanto e diventino più immuni ai desideri inutili.
Un libro che sembra fatto apposta per questo gioco è “Oh! Com’è bella Panama! di Janosh (Kalandraka). Il piccolo orso e la piccola tigre partono alla ricerca della loro idea di Panama, luogo meraviglioso. Perdendosi torneranno a casa loro, ma l’abbandono durante la loro assenza l’ha resa quasi irriconoscibile. Credono di essere arrivati a Panama!