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Qual è lo spessore della tua scrittura?

Creato il 30 maggio 2014 da Ireneferri

La tua scrittura ha uno spessore. Penso che tu ne abbia la certezza.

Si tratta, in prima battuta, di uno spessore fisico. Quando verghi le tue parole sulla carta. ti accorgi della traccia che lasci sul foglio. E’ – questo – il segno della tua profondità di pensiero. Di quanto a fondo riesci a scavare.

Come si dice? Essere persone di spessore. Per indicare la profondità dei sentimenti e la coerenza nei comportamenti.

E se è vero (come è vero) che la tua mano scrive la tua mente, ecco che dal tuo stile di scrittura si può capire che scrittore sei.

Sei profondo, sei sottile, sei flessibile?

Vediamo insieme come riconoscere la tua personalità di scrittura.

Scrittura foglia

E’ la parte aerea della scrittura. Quella che vive per muoversi nel vento. Quella che ora c’è, colpisce e poi svanisce. Tende a dare un’emozione di pelle, a trasmettere una sensazione, a raccontare il profumo e il sapore di una cosa nel momento in cui questa viene vissuta.

Sei uno scrittore foglia? Allora non ti curi delle regole. Pensi: esiste un codice grammaticale o sintattico? Balle. Quello che importa è il mio stile. E io scrivo come mi detta il cuore.

Sei tattile, visivo, sensuale. Passi nella vita per cogliere l’attimo e buttarlo sulla carta.

La tua fase di editing è subordinata alla fase di getto di impulso ed è volta principalmente a correggere gli errori ed i refusi.

Ecco un esempio di questa scrittura.

lo spessore e la scrittura

Probabilmente è il tipo più superficiale. Ma senza giudizio di valore. E’ quel tipo di scrittura che descrive, “butta fuori”, investe, passa come un acquazzone estivo e ti travolge con la sua passione e la sua energia.

Scrittura tronco

Le tue certezze, se sei uno scrittore di spessore intermedio, non stanno nè nelle foglie nè nelle radici. Il tronco è la zona che dà sufficiente solidità, ma che all’occorrenza si sa anche adattare alla situazione.

Hai studiato le tue regole a scuola, le conosci e le sai usare. Ma ti piace anche sperimentare, osare. Hai sufficiente spirito d’osservazione per scavare sotto la superficie delle cose e ti interroghi sul perchè di un accadimento.

Vivi con gli occhi spalancati ed il cervello aperto per trovare le storie che sono nascoste nella descrizione delle cose e delle persone. Cogli segnali, cerchi di interpretarli e tessi trame, anche qualora siano emozionali.

Scrivi ed editi in uguale misura, cercando di dare un equilibrio e una certa eleganza a tutto il testo prodotto.

Eccoti il classico esempio di scrittore tronco.

la scrittura e lo spessore

Siamo, qui, nello spessore di mezzo. Qualcuno dice che in medio stat virtus. Probabilmente questa è la categoria dove si colloca il copywriter,  che da una parte deve badare allo svolgimento della trama e dell’altra tiene l’occhio le esigenze del mercato.

Scrittura radice

Siamo al terzo elemento, quello che conferisce solidità e stabilità alla pianta. La radice non si occupa solo della verticalità: esplora la dimensione terreno in tutte le dimensioni e si occupa di cercare il nutrimento per tutto il sè.

Qui le regole sono state davvero interiorizzate e sono diventate parte dell’essenza della scrittura. Sono così interne da diventare una motivazione all’esigenza di fissare le parole sulla carta.

Se sei uno scrittore radice, ti interroghi sul perchè – anche fisolofico – di un fatto. Vuoi scoprire la psicologia profonda delle persone e la motivazione degli accadimenti.

Scavi, scavi, scavi, e più scavi, più ti accorgi che puoi tirare fuori. I tuoi personaggi sono ben delineati, stabili, marcati. Magari poco emozionanti, ma affidabili. Quasi reali.

Passi molto tempo ad editare. Più che a scrivere.

L’esempio classico di scrittore radice è quello che leggi adesso.

la scrittura e lo spessore

E tu, che spessore hai?

Leggi bene le tre tipologie sopra descritte e analizza il tuo stile di scrittura. Quale dei tre pensi sia quello che può identificarti? C’è un motivo? Ti senti definito o ami essere un camaleonte della comunicazione?


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