Cindy Crawford è sicuramente uno dei personaggi più famosi al mondo. È passata dal mondo della moda e della bellezza all’arena del giornalismo televisivo come presentatrice di House of Style su MTV per sei anni. E’ stata anche attrice e scrittrice. Nata e cresciuta nell’Illinois, la Crawford è diventata una delle modelle di maggiore successo di tutti i tempi. Ora madre di due bambini, si divide tra New York e Los Angeles. Ma chi è stato il suo mentore? Ce lo racconta in questo testo che pubblichiamo, tratto da “The Person Who Changed My LiFe” di Matilda Raffa Cuomo, Presidente Onorario di Mentoring USA/Italia Onlus
Per tutta la vita ho avuto la grazia di incontrare persone che mi hanno consentito di crescere e svilupparmi come persona. Prima e più importante, mia madre mi ha sempre dato amore e sostegno incondizionati. Ha sempre avuto una grande fiducia in me e con la forza interiore del suo carattere mi ha sfidata a realizzare i miei sogni. Anche durante il suo divorzio da mio padre, ha conservato una visione positiva della vita. Mi spiegava che quando cerchi di fare il tuo meglio, non c’è fallimento: “Puoi sempre ritornare a casa. Il fallimento è quando non ci provi affatto”. Anche mio padre ha avuto una grande influenza su di me. Mi ha invogliata ad essere ambiziosa e a sviluppare l’amore per la conoscenza. Mi ha anche sfidata e mi ha costantemente ricordato che le ragazze possono realizzare molto, molto di più dei maschi.
Sono stata fortunata ad avere grandi insegnanti ogni anno a scuola. Nel quarto grado, avevo un’insegnante determinata a dare soprannomi ai suoi studenti. Io ero soprannominata “Futura Miss America”. Mi ha aiutato a comprendere che al di là dei confini della mia città natale c’era un mondo intero di possibilità da esplorare.
Mr. Halvorson, il mio insegnante di calcolo al liceo, era una persona eccezionale. Ho apprezzato il fatto che era sia una figura autoritaria che un amico. Ha sottolineato che il mondo è un luogo più grande del nostro circondario. Ha donato ai suoi studenti un senso di eccitazione ed attesa per il futuro. Mr. Halvorson mi ha anche insegnato una lezione importante: l’apprendimento può essere divertente.
Rivisitando la mia carriera passata, mi rendo conto che l’essere una modella è cambiato nel corso degli anni e che io sono stata parte di quel cambiamento. A Chicago, un fotografo, Victor Skrebneski, risalta tra una miriade di persone che hanno influenzato questa parte importante della mia vita. Quando avevo diciotto anni, ha riconosciuto il mio potenziale e mi ha dato consigli validi per tutta la vita. Innanzitutto, mi ha detto di guardare all’essere una modella come ad una professione e un lavoro, non uno stile di vita. In secondo luogo, mi ha detto che il mio lavoro di modella era rendere gli abiti del cliente più belli possibile. Quando Victor mi ha insegnato che essere una modella era un lavoro e “non riguardava me”, sono diventata realista rispetto al percorso di carriera che stavo intraprendendo.
Quando avevo venti anni, decisi di trasferirmi a New York per incrementare la mia carriera. Ero già dotata di strumenti e lezioni validi che mi sarebbero stati utili. Le mie capacità lavorative includevano la disciplina, la puntualità e fare del mio meglio sempre. Il guadagno era commensurato alla qualità della prestazione.
Sono stata fortunata nel conoscere persone straordinarie che hanno avuto costantemente influenze forti nella mia vita.
Mi hanno sfidato e mi hanno dato le capacità per sviluppare i miei talenti e avere successo. Non riesco a ricordare un anno in cui non ho ricevuto un loro consiglio saggio e il giusto incoraggiamento, quando necessario. Tutte queste persone meravigliose mi hanno permesso di essere la persona che sono oggi.
Fino al 30 settembre è possibile donare due euro inviando un sms al numero 45507 o cinque euro dal telefono fisso per “Cambia la vita di un bambino” iniziativa di Mentoring Usa Italia Onlus