Un piccolo asteroide è penetrato nell’atmosfera terrestre ieri venerdì 15 febbraio 2013 sopra i cieli di Chelyabinsk, Russia, approssimativamente verso le 9.20, ora di Mosca. Le prime stime, secondo Bill Cooke, a capo del Meteoroid Environments Office presso il Marshall Space Flight Center della NASA, portano ad una dimensione di 15 metri di diametro, con un peso di circa 7 000 tonnellate e con un angolo di penetrazione di circa 20 gradi ad una velocità di circa 65 000 km/h.
L’oggetto ha viaggiato attraverso l’atmosfera per circa 30 secondi prima di frammentarsi e produrre una violenta esplosione in atmosfera a circa 20-14 chilometri dal suolo, producendo un’onda d’urto di energia equivalente a un’esplosione di circa 300 kilotoni.Tale energia si è propagata verso il basso nell’atmosfera, paralizzando le città sottostanti, in particolare la regione di Chelyabinsk che ha una popolazione di circa 1 milione di persone, e distruggendo vetri, finestre, facendo crollare muri e provocando oltre 1200 feriti. Vi sono segnalazione di danni di lieve entità in tutta la città.
Ufficialmente, l’evento è avvenuto alle 7:20:26 p.m. PST, ossia alle 10:20:26 p.m. EST del 14 febbraio 2013, ossia alle 3:20:26 UTC del 15 febbraio. Durante una conferenza stampa di oggi Cooke ha affermato che a quell’ora, il danno conosciuto non è stato causato dai frammenti del bolide che ha colpito il suolo, ma solo dall’esplosione in aria. “Vi sono senza dubbio dei frammenti al suolo, ma al momento attuale non sono ancora stati recuperati i pezzi da poterlo verificare con certezza”.
Cooke ha aggiunto che la roccia è sembrata essere “un asteroide in natura”, probabilmente un asteroide roccioso dal momento che si è frammentato in atmosfera. Non è stato rilevato dai telescopi che vanno alla ricerca di asteroidi a causa della piccola dimensione ma anche perchè “è arrivato dalla parte illuminata del nostro pianeta”. Trovandosi nel cielo in pieno giorno non è stato possibile rilevarlo con i telescopi terrestri. Il meteorite ha lasciato una scia nel cielo lungo circa 480 chilometri.
Cooke, insieme a Paul Chodas, un ricercatore del Near Earth Object Program Office presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha affermato che gli asteroidi di queste dimensioni colpiscono la Terra in media ogni 100 anni. “Si tratta di eventi rari ed è stata una coincidenza incredibile che sia apparso lo stesso giorno del massimo avvicinamento dell’asteroide 2012 DA14″ ha affermato Chodas. “I due eventi non sono in nessun modo correlati fra loro”.
Il meteorite russo è il più grande finora segnalato dal 1908, quando un altro meteorite colpì Tunguska, in Siberia. Stranamente, l’evento di Tunguska fu causato da un oggetto delle dimensioni di 2012 DA14, l’asteroide che ha avuto il massimo avvicinamento alla Terra ieri sera. Il meteorite, che era circa un terzo del diametro dell’asteroide 2012 DA14, è diventato più luminoso del Sole, come si osserva in alcuni video girati con cellulari e videocamere da moltissime persone.
Dei frammenti hanno colpito il suolo. “In base a quello che il bolide ha prodotto e per la detonazione sonora delle dimensioni osservate in Russia sembra probabile che i frammenti abbiano raggiunto il suolo” ha affermato John M. Friendrich della Fordham University. “Infatti, vi sono segnalazioni di un cratere in un lago ghiacciato e di frammenti in altri posti che si trovavano lungo il cammino del meteoroide. I frammenti non sono probailmente molto grandi, suppongo che i più grandi in assoluto non superino le dimensioni di un pallone da football o da basket, quelli più piccoli saranno simili a biglie”.
Chodas ha affermato che difendere la Terra da asteroidi di piccole dimensioni è un problema impegnativo, “qualcosa che al momento non è uno dei nostri principali obiettivi”. Anche 2012 DA14 è uno dei più piccoli. L’asteroide frammentatosi sui Monti Urali apparteneva ad una famiglia di asteroidi di difficile individuazione e allo scopo di difenere la Terra il problema da affrontare è l’individuazione in tempo utile per poterli deviare.
“Che giornata incredibile per i Near Earth Object” (o NEO, oggetti che incrociano l’orbita terrestre) ha affermato Chodas “con due eventi nello stesso giorno”.
Fonte UniverseToday: Airburst Explained: NASA Addresses the Russian Meteor Explosion – http://www.universetoday.com/100025/airburst-explained-nasa-addresses-the-russian-meteor-explosion/
Sabrina