Magazine Italiani nel Mondo
Profuma di sogni,progetti,novità.
Ci sono anche i momenti di sconforto,perchè negarlo.
E' la vita.
Lo scrivevo a Nata di Marzo,ieri i pensieri negativi sono venuti a bussare e così sono uscita, con la scusa di curiosare tra i prodotti indianeggianti (non dico indiani perchè ci assomigliano vagamente) al Lidl.
Mi ha fatto bene il tragitto da sola in macchina verso il paese vicino.Un piccolo stacco per rinfrescare la mente.
Per strada ho anche visto un tramonto meraviglioso,il sole gigante,rosso che stava per sprofondare nel mare di Gallipoli.
Che meraviglia!
E' proprio vero che ogni cosa è illuminata.
Ho allungato un pochino la strada per guardarlo ancora per qualche secondo dato che era impossibile fermarsi lì.
E con quella visione nel Cuore, il lassi e la salsina tikka masala nella borsa di tela sono tornata a casa.
Dopo due minuti ero di nuovo fuori,stavolta per camminare a piedi.
Quando i pensieri negativi arrivano che si fa?Si scrollano via.
Non sempre è possibile fare una meditazione attiva (casa occupata,ecc) quindi una passeggiata diventa una meditazione in movimento.Una piccola uscita si trasforma in un viaggio nel territorio che ci ospita.
In tutto questo c'è la complicità dell'incontro con Lama Ciampa Monlam ,l'altro giorno.
Questo piccolo (grande) e grazioso uomo è venuto a visitare il Salento,a divulgare i suoi insegnamenti.
Noi siamo riusciti a partecipare all'ultimo degli incontri che si sono tenuti in una bellissima tenuta nella macchia mediterranea.
In quest'oasi di pace si segue la filosofia di Rudolf Steiner ,si pratica l'agricoltura biodinamica.
Sempre qui è in partenza un progetto di scuola libera.
E' un centro di attività agricola,artigianale e pedagogica.
Ecco qui.
Ma chi è Lama Ciampa Monlam?
Il suo nome significa preghiera d'amore,nasce a Lasa in Tibet nel 1926.La sua è una famiglia di nomadi.
A 4 anni entra nel monastero Tsecioling,lì diventa maestro di cerimonia per il tempio Lokesvara che si trova all'interno del Potala.
Ma nel 1962 fugge dal Tibet a causa dell'invasione cinese.
Si rifugia in India e Nepal.
A Bhodnat,nel monastero Samtenling stringe amicizia con Lama Tubten Yeshe che nel 1972 lascia il monastero per fondare Kopan.
Lama Ciampa Monlam rifiuta la carica di abate che Lama Tubten Yeshe gli conferisce perchè vuole dedicarsi alla meditazione.
Trascorre nove anni di ritiro in una capanna su una collina (Swaiambu,tempio delle scimmie).
Successivamente viene invitato dai suoi discepoli nepalesi nel tempio di Vajra Yogini (Parpin),qui continua a dedicarsi alla pratica,in particolare alla Tara Bianca.
Lama Ciampa Monlam è anche guaritore e scultore.
I discepoli occidentali arrivano negli anni novanta, successivamente il Dalai Lama gli conferisce l'incarico di guida spirituale di una scuola sperimentale per bambini disagiati.
E' venuto spesso in Italia, ospite del centro di Pomaia.
Parla solo tibetano e si sposta accompagnato dalla sua inseparabile nipote e traduttrice dal tibetano all'inglese,del monastero di Kopan.
L'ho ascoltato parlare in tibetano con la sua voce che era una culla.Ho ascoltato la nipote parlare in inglese e poi la traduttrice (una monaca buddista italiana) tradurre ancora in italiano.
Ho preso degli appunti e lasciato che le sue parole si sedimentassero dentro.
Noi siamo i maestri di noi stessi è stato l'insegnamento.
Ci ha parlato dei meccanismi della mente che sono uguali per buddisti,cristiani,atei.
Non voglio che diventiate buddisti ma che capiate questi meccanismi per vivere meglio sono state più o meno queste le sue parole.
Parlando delle afflizioni mentali ha ammesso che per un monaco è tutto molto più semplice mentre per noi che viviamo nella società a volte è necessario farne uso.
Ma non dobbiamo farci controllare da esse...
Per me controllare la mente è un esercizio continuo,che poi alla fine non è nemmeno un controllo.
Si tratta più di un lasciar andare,passare,cadere i pensieri.
E' un'arresa e non una resistenza.
La mente serve, certo che serve, per lavorare, progettare,ma deve essere funzionale a noi,non ci deve controllare.
La meditazione è un utilissimo strumento in questo e non bisogna fare chissà che cosa.
Anche i nostri gesti quotidiani possono diventare meditazione o preghiera.
Una preghiera nel qui ed ora,una preghiera che non chiede.
Avevo cominciato questo post per parlarvi di altro,veramente, ma sono finita qui.
(Si finisce sempre al Cuore,presto o tardi)
A volte il maestro è un Lama,altre può essere un passante,uno sconosciuto...e voi ne avete incontrato qualcuno in questi giorni?
Fonte delle foto qui ,qui il link dell'album:)
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