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Qualche parroco, non sa

Da Lara

Donna

Qualche parroco, non  sa

Foto da Open Art


 Nessuno può immaginare
 Quel che dico quando me ne sto in silenzio
 Chi vedo quando chiudo gli occhi
 Come vengo sospinta quando vengo sospinta
 Cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
 Nessuno, nessuno sa
 Quando ho fame quando parto
 Quando cammino e quando mi perdo,
 nessuno sa che per me andare è ritornare, 
e ritornare è indietreggiare
 che la mia debolezza è una maschera 
e la mia forza è una maschera
 e quel che seguirà è una tempesta.
 Credono di sapere
 Ed io glielo lascio credere
 E creo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione
E ringraziassi e obbedissi
Ma io sono libera prima e dopo di loro, con e senza di loro
Sono libera nella vittoria e nella sconfitta
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
Tuttavia la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
E al mio desiderio non impartiscono ordini.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
Ed io glielo lascio credere
E creo.
Questa poesia proviene da: Poesie di Joumana Haddad 



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