Magazine Cucina

Qualche piccola soddisfazione

Da Danita
Non ho vinto il concorso su Delicius, non riesco a tartassare i miei amici per mettere un clik su Mi piace :-), però, ho avuto la soddisfazione che alla ditta son piaciute le mie ricette ed ha voluto darmi spazio nella loro pagina con un'intervista, eccola
Panini Naif, una ricetta "ingenua" e genuina di Daniela Bucalo  (cliccare per visualizzare la pagica facebook)
Se non siete registrati e non vi va di farlo ecco l'intervista
Qualche piccola soddisfazione
Complimenti per la ricetta che hai proposto al concorso Guarda che Buono, Panini Naif...E’ una ricetta, se vogliamo, semplice ma di grande impatto visivo. Come hai avuto questa bellissima idea?
Avendo due bimbe in casa le idee arrivano, basta guardare loro: giocano con quello che hanno, andando di fantasia. Quel giorno, papà non c’era, avevo poco in casa e allora ho proposto alle bimbe di fare qualcosa di diverso e loro, che adorano esser coinvolte in cucina, mi hanno dato lo spunto: basta mettere al posto giusto qualche carota, del mais, del pomodorino e il gioco è fatto, i bambini si divertono e poi imparano, giocando,  a mangiare le verdure.
Quali sono secondo te, i presupposti per poter creare in poco tempo piatti creativi ma soprattutto salutari per i bambini? Da dove si può trarre spunto, c’è una regola?
La chiave di tutto è: il divertimento. I bambini non cercano altro che esser coinvolti, non amano stare davanti la TV, siamo noi, che per comodità, li mettiamo li. Basta proporgli di mettere le mani in pasta, di tagliare qualche verdurina, magari di usare qualche loro giochino come formina e poi, basta guardarsi attorno che le idee arrivano da quello che ci circonda e i bambini, in questo, sono i più bravi. E sicuramente, saranno più contenti di aver mangiato qualcosa fatta con le loro mani, magari con la forma di Hello Kitty o di casetta, che una merendina in busta.
Abbiamo visitato il tuo bellissimo blog, “Le Leccornie di Danita”. Come mai hai deciso di dedicare il tuo tempo alla cucina, creando uno spazio per poter condividere questa tua passione con gli utenti del web?
L’amore per la cucina è sicuramente una componente familiare, amiamo tutti mangiare e cucinare, in famiglia: mamma, papà e le mie sorelle.Scrivevo in un forum di cucina, avevo tante ricette e molti mi chiedevano di aprire un blog tutto mio per poterle visionare più facilmente, ma mi sembrava davvero complicato, per me, che ero negata al PC.Poi, alcuni amici, mi hanno fatto vedere il film “Julie & Julia” e a quel punto ho pensato che, avendo più di 500 ricette, era arrivato il momento di dargli una giusta catalogazione.Ora, posso dire che mi diverte molto e poi mi sembra davvero importante portare avanti le proprie ricette, ma soprattutto, le ricette della tradizione, le ricette della mamma, della nonna….il foodblogger è come un diario culinario dove descrivere  i tuoi piatti ma anche i ricordi legati ad ogn’uno di loro e sapere che, al di la di un monitor, chi legge, riesce a sentire anche l’emozioni che provo, descrivendolo o ricordando il contesto, è davvero bello. E poi, io ho imparato tanto da internet, perché non mettere a disposizione anche le mie di esperienze!!
Quali sono i tuoi punti di riferimento in cucina, se ne hai, quali chef segui e quali tecniche utilizzi per la maggiore? Come interpreti quest’arte?
Sicuramente il mio primo riferimento in cucina è stata la mia mamma, lei è quella che mi ha dato le basi, lei, soprattutto, è quella che mi ha insegnato che in cucina ci vuole amore e che quella è la tecnica e l’ingrediente migliore. Poi, per il resto, è proprio istinto, fortunatamente, quando entri in questo meccanismo, arrivi al punto che, guardi 2,3 ingredienti e cominci a lavorare di testa e le idee arrivano. Mi piace, comunque, tenermi aggiornata, mi piace seguire certi chef in TV, comprare riviste di cucina, da cui prendere spunti e, soprattutto nella pasticceria, dove, devo dire, che si improvvisa poco, ma devi avere delle basi certe, per quello, amo e ammiro molto Luca Montersino, con il quale ho avuto anche il piacere di fare un corso vinto in un concorso culinario.Cucinare è davvero un’arte, ma soprattutto un’emozione e io amo interpretarla in tanti modi: amo preparare i piatti della tradizione, i nostri bei piatti siculi, ma amo anche reinventali, magari presentandoli anche in maniera innovativa: mi diverte molto giocare con  gli abbinamenti e con la presentazione, del resto, prima si mangia con gli occhi, no?
Già è proprio vero, "si mangia prima con gli occhi" da lì infatti il nome del contest "Guarda che Buono". Daniela, hai qualche consiglio per chi, come te, cura un blog o vorrebbe aprirne uno?
Penso che sarebbe più opportuno che questa domanda si facesse a quelle foodblogger davvero brave e più esperte di me.Alle volte mi capita di ricevere mail, con i complimenti e domande di chi vorrebbe aprire un blog ma non ne ha il coraggio.Lo capisco, anche io ero così, ma penso che se si ha davvero qualcosa da trasmettere è giusto provarci, non è per nulla difficile. La cosa importante, secondo me, però, è che un blog non deve essere solo un posto dove scrivere la ricetta, di ricette, in giro, ce ne sono tante, un blog deve essere personale, deve dire qualcosa di chi scrive, in un blog devi raccontarti e raccontare ciò che c’è dietro una ricetta: un ricordo, un pensiero, una parte di te, anche senza scendere troppo sul personale.Io, nel mio piccolo, cerco di farlo e spero di riuscirci..e spero sempre che, un giorno, le mie bimbe, ormai mamme anche loro, anzichè avere il tradizionale quadernetto della nonna con gli appunti di cucina, leggeranno il blog della mamma e, leggendolo, ricorderanno tutti i momenti in cui abbiamo pasticciato insieme in cucina, sporcandoci di farina, di zucchero a velo, di cioccolato...

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