Nella giornata di ieri, è stata scoperta una vulnerabilità dei SoC Qualcomm Snapdragon che, se sfruttata, permette di accedere alla parte sicura della memoria del dispositivo (di solito non accessibile a meno che di avere i permessi di root) con privilegi massimi. In questo modo, sarebbe possibile modificare in maniera irreparabili ai file di sistema dello smartphone o del tablet in questione.
Qualche ora fa, la stessa Qualcomm ha ammesso che il problema in questione è veritiero e che è una cosa molto seria. Lo stesso produttore però ha precisato che non tutti i SoC Snapdragon sono affetti da questo problema. Gli Snapdragon 801 per esempio, equipaggiati da LG G3 e da Galaxy Note 3, no ne sono afflitti.
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Qui di seguito vi riportiamo la dichiarazione di Qualcomm rilasciata in merito a questa vicenda:
Qualcomm Technologies prende la sicurezza dei suoi prodotti molto sul serio e investe molto per identificare e risolvere le vulnerabilità di sicurezza presenti nel nostro software. Questo prima di essere messo a disposizione dei clienti. Siamo a conoscenza di questo problema ed abbiamo già inviato agli OEM gli aggiornamenti necessari per tappare questa falla.