Magazine Diario personale

Qualcosa di me

Da Ritarossa
Dipingere o fotografare l'essenza di qualcosa, crea in me una reazione.
Perchè quella rosa, tra cento e cento che ho fotografato è tanto più attraente ai miei occhi ?
Era il sole che mi scaldava camminando sulle colline a renderla così bella quando l'ho incontrata.
O forse in un momento difficile, andando altrove ho dimenticato ciò che mi faceva stare male, e quella rosa è diventata un simbolo.

QUALCOSA DI ME

Rose di campagna, provate dal maltempo, ma belle e forti.


Ho scattato foto in giorni che il mondo mi crollava addosso, prima di decisioni difficili che hanno coinvolto la mia vita per anni. Ai primi di marzo del 2007, in un sabato di sole, quando la primavera fa capolino, anche se l'inverno è stato duro, io e Danilo abbiamo deciso di andare verso Sant'Alberto.
E' un luogo particolare e ci torno quando tutto è diventato così complicato che ci vuole un miracolo.
Almeno un miracolo interiore, quel fare chiarezza che ci mantiene sereni e capaci di affrontare le difficoltà. Arrivando dalla Valle Nizza, nelle vicinanze di Pizzocorno, ho visto un prato in salita,  così verde, ed un ciliegio fiorito.
Volevo salire verso l'albero, attraverso il prato, volevo affondare con i piedi nell'erba.
Verde, Azzurro, Bianco nella luce forte sembravano gridare.

QUALCOSA DI ME

Verde sulle colline, lungo la strada per S.Alberto di Butrio


Sono scesa dall'auto quasi correndo, ero felice, libera, leggera. Scattare una foto è facile, ma...
Vorrei saper rappresentare quello che non c'è, se non dentro di me.
Vorrei andare oltre quello che si vede. Per questo il colore per me è così importante.
Sarà un viaggio lungo? Meglio, vuol dire che sarà ancora  lunga la mia vita.

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